Giornale on-line fondato nel 2004

Lunedì, 20 Mag 2024

disinflazione ID6962Il peggio è passato, dice la Bis riferendosi all’inflazione. Ma il meglio deve ancora venire e non è detto che arriverà facilmente né presto. Quello che la banca di Basilea chiama “l’ultimo miglio” della disinflazione, anzi, rischia di essere il nuovo peggio che ancora dobbiamo sperimentare.

Non solo perché il “tiraggio” dei tassi rischia di far sbandare il battello dell’economia internazionale, cresciuto a pane&debito, e perciò patologicamente dipendente da un costo del denaro basso, ma anche perché la crescita dei prezzi potrebbe scoprirsi più difficile del previsto da debellare senza causare disastri.

Il mondo in cambiamento, per dirla diversamente, esibisce un difficile dilemma: da una parte un’inflazione alta e aggressiva, dall’altra una stabilità finanziaria bassa e fragile. Minimo comune denominatore: il rischio. Che dovremmo chiamare pericolo, per usare una terminologia che gli economisti evitano per mestiere.

bis disinflazione

Viviamo tempi pericolosi, però. E neanche questa è una novità. Il problema semmai, come ha chiaramente detto Claudio Borio, capo del dipartimento economico della Banca, è che oggi questo pericolo non trova più nelle illusioni monetarie e fiscali che hanno accompagnato il Novecento il lenitivo per le ansie delle popolazioni, e quindi dei governi.

bis moneta e fisco
“Le tensioni attuali sono il punto culminante di decenni in cui la politica monetaria e di bilancio hanno rappresentato, di fatto, i motori della crescita – dice Borio -. Per superare questa ‘illusione della crescita’ e trovare una combinazione coerente di politiche serve un cambio di mentalità che riconosca i limiti delle politiche di stabilizzazione”. Cambiare mentalità: facile a dirsi.

Quanto ai governi, questi ultimi, dice la Banca, “devono rimettere in sesto i loro bilanci, indirizzando le misure di sostegno sulle fasce più vulnerabili e avviando un risanamento a lungo termine della spesa. Questo contribuirebbe a frenare l’inflazione e a tenere a bada i rischi per la stabilità finanziaria, perché ridurrebbe la necessità per le banche centrali di mantenere alti i tassi più a lungo”.

Ma se ci tolgono il salvagente della banca centrale – che dovrà continuare ad alzare i tassi per debellare il suo male assoluto – e anche quella della prodigalità del governo, che continua ad elargire provvidenze a tutti, cosa ci rimane?

Questo sentiero, ignoto quanto agli esiti e alla sua praticabilità, e tuttavia chiarissimo quanto alla sua fisionomia – le famose riforme dal lato dell’offerta – è quello che dovremmo (mai condizionale fu più d’obbligo) percorrere per provare a trovare un nuovo equilibrio. Vaste programme, direbbe qualcuno. Non si intravedono idee migliori.

Maurizio Sgroi
giornalista socioeconomico
autore del recente libro “La storia della ricchezza”
Twitter @maitre_a_panZer
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

Come rallentare l’inflazione? Più offerta e meno domanda

Fra le molte circostanze che influenzano l’andamento dei prezzi, l’andamento dell’offerta e della...
empty alt

Perdere credibilità come scienziata

Per molte scienziate del passato era pericoloso lasciare intendere che l'appartenenza di genere...
empty alt

Alle Europee caccia agli scoraggiati per vincere

Il gradimento elettorale dei partiti viene normalmente misurato in termini percentuali, un numero...
empty alt

Omesso controllo sull’attività dei dipendenti, legittima sanzione al dirigente

Dopo Tribunale e Corte d’appello, anche la Cassazione, con ordinanza n. 8642/2024 del 2 aprile...
empty alt

Garante privacy: il datore di lavoro non può negare al dipendente l’accesso ai propri dati

Il lavoratore ha sempre diritto di accedere ai propri dati conservati dal datore di lavoro, a...
empty alt

Un faccia a faccia sbagliato, che non si farà. Ma il danno è stato fatto

Ho sempre pensato, fin dalla sua vittoria a sorpresa nelle primarie che l'hanno eletta...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top