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Venerdì, 19 Apr 2024

Sta per essere completato il work in progress del Miur per far partire la nuova abilitazione scientifica nazionale, cosiddetta a sportello poiché i candidati aspiranti cattedratici potranno presentare la domanda non a date fisse ma nel corso dell’intero anno.Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale n. 155 del 2016, che stabilisce “criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica”, del quale ci siamo già occupati, l’Anvur ha ora elaborato la proposta di decreto con i famosi “valori soglia”, cioè i livelli minimi necessari a conseguire una valutazione positiva negli indicatori adottati per il giudizio dei candidati. La proposta dell’Anvur dovrà ora essere approvata dal Cun e solo dopo la sua pubblicazione sarà possibile procedere, nei quindici giorni successivi, alla composizione delle commissioni giudicatrici, dando così effettivo avvio alla nuova abilitazione scientifica nazionale.

Quello sui valori soglia è un provvedimento molto atteso dagli aspiranti accademici, dato che detti valori vanno a sostituire le famigerate mediane, oggetto di tante discussioni, ossia il criticato metodo che si fondava sul superamento di un dato medio statistico, come, ad esempio, il numero di pubblicazioni, che caratterizza i docenti già in ruolo nella fascia e nel settore per i quali si candida l’aspirante accademico.

Quanto al contenuto, il decreto sui valori soglia riporta in dettaglio, in diversi allegati, una serie di strumenti quali-quantitativi, ossia soglie per i settori bibliometrici e non bibliometrici, come quelle per coloro che aspirano alla docenza e quelle per coloro che intendono far parte delle commissioni, che devono avere una qualificazione superiore a quella richiesta per i candidati.

La stella polare per il calcolo delle soglie è la qualità, assunta come principio guida per i settori bibliometrici e non: per i primi si tratta di indicatori quali-quantitativi; per i secondi sono solo qualitativi, nel caso di riviste di fascia A, mentre quantitativi negli altri casi (numero di articoli e numero di monografie).

Sarà che la materia è quanto mai tellurica, visto che nell’ultimo lustro il sistema di selezione degli accademici è cambiato più volte, ma l’Anvur ha già messo le mani avanti, precisando che i valori soglia, così come congegnati, sono destinati ad avere una validità biennale, che potrà protrarsi nel tempo solo previa verifica della loro adeguatezza. Devono essersela sentita, all’Anvur. Il Cun, infatti, nelle sue prime considerazioni sull’argomento, ha già manifestato la propria insoddisfazione, con riserva di inviare quanto prima ulteriori e puntuali rilievi.

Per ora, secondo il Cun, la fissazione di valori soglia sulla base di calcoli puramente statistici non solo tradisce lo spirito originario della legge, ma crea effetti distorsivi, aprendo uno scenario di nuovi contenziosi.

Quel metodo, insomma, che era stato a base delle mediane, sembra ritornare anche nelle nuove scelte dell’Anvur. Al riguardo, si fa l’esempio di quei settori in cui il numero dei lavori per anno necessario per superare la soglia fissata per l’abilitazione alla seconda fascia è maggiore di quello necessario per superare l’abilitazione alla prima. Paradosso nel paradosso: in alcuni casi quel numero si approssima al doppio.

Altre critiche investono l’estrazione dei settori scientifico-disciplinari dai settori concorsuali, ancora una volta effettuata su base statistica, senza rispettare le differenze esistenti all’interno dei settori concorsuali, specialmente di quelli più ampi.

Irrisolta permarrebbe altresì la questione dei valori dei settori non bibliometrici, stante la sopravvalutazione di certi indicatori rispetto ad altri, con effetti di sterilizzazione di taluno di essi, specie in particolari aree della ricerca. Il rischio, in definitiva, è che, in conseguenza di queste scelte dell’Anvur, possa determinarsi l’esclusione di candidati scientificamente maturi, ai quali perciò non resterebbe altro che rivolgersi al giudice per cercare di far valere le proprie ragioni.

C’è tempo per rivedere e correggere ogni cosa, evitando di far rientrare dalla finestra le mediane cacciate dalla porta. Si tratta solo di vedere se c’è, com’è auspicabile, anche la volontà di farlo, scongiurando così una nuova stagione di scontri davanti ai giudici. L’esperienza dovrebbe pur insegnare qualcosa.

E l’Anvur, proprio nel pomeriggio di ieri, quando ormai le polemiche infuocavano, ha diffuso il seguente comunicato: “L'Anvur informa che le tabelle e i dati relativi alle soglie per l'Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) comparse recentemente su organi di stampa e siti web non sono affidabili. Tali dati sono stati impropriamente diffusi prima della fine del procedimento amministrativo che sarà perfezionato dalle decisione del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur).I dati diffusi dalla stampa fanno riferimento a un primo erroneo invio di informazioni da parte di Anvur e Miur, avvenuto nella giornata di giovedì 6 luglio. Entro due ore da questo invio Anvur ha informato il Miur della presenza di errori che sono stati tempestivamente modificati. I dati corretti sono stati inviati al Miur il 7 luglio”.

A questo punto, dopo quella che possiamo definire una falsa partenza, non resta che attendere gli ulteriori sviluppi di una vicenda, di cui Il Foglietto continuerà ad occuparsi.

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