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Lunedì, 06 Mag 2024

Caro Duca, reagisco all’articolo apparso su il “Foglietto della ricerca” il 22 settembre scorso e che mi chiama in causa. L’articolo infatti recita: “Per Paolo Annunziato, potrebbero aver influito i poco brillanti risultati di bilancio conseguiti dal Cnr nel corso della sua gestione ed il non aver portato a compimento l’adozione dei necessari quanto attesi nuovi regolamenti. Attesa che, si ricorda, perdura al Cnr da oltre cinque anni.”

I risultati di bilancio non sono stati affatto poco brillanti ne assolutamente negativi. Come si può evincere dal Conto consuntivo 2015 e in particolare dalla relazione del Collegio dei Revisori, le entrate si sono ridotte in un anno di oltre 120 milioni di euro! Le uscite sono state ridotte di 18 milioni di euro in un anno. Tuttavia, ciò non è avvenuto a scapito dell’attività di ricerca, in quanto le spese per acquisto di beni, servizi e prestazioni tecnico-scientifici sono aumentate di 42 milioni di euro, quanto piuttosto di razionalizzazione e di riduzione delle spese di funzionamento e in particolare ai risparmi sulle spese immobiliari (oltre - 32 milioni di euro). Come riportato dal Collegio, nel 2015, il CNR ha rispettato tutte le norme di riduzione della spesa in vigore. Il saldo del conto economico di competenza, quindi, risente ovviamente del drammatico taglio delle entrate. L’esercizio 2015, tuttavia, rimane positivo con un avanzo di amministrazione di circa 100 milioni di euro.

Non mi sembra corretto scaricare sul DG il drammatico taglio del finanziamento dell’Ente, nonostante le tante battaglie fatte da me e dal Presidente Nicolais per evitarlo. Taglio, impossibile da accompagnare con una simmetrica riduzione delle spese in un anno fiscale, a meno di mandare a casa centinaia di colleghi a tempo determinato o con assegni di ricerca in scadenza, o di ridurre drammaticamente l’attività di ricerca. Personalmente ho esercitato un’attenta e scrupolosa gestione dell’Ente, riconosciuta anche dalle valutazioni positive ricevute dal Cda ogni anno.

Riguardo ai Regolamenti del Personale e della Contabilità è opportuno ricordare che i due Regolamenti sono stati trasmessi dalla Direzione Generale all’inizio di settembre 2015. Sono strati approvati dal Cda nel dicembre del 2015. La Commissione di selezione del DG non ha ritenuto opportuno neanche convocarmi per ascoltare le mie idee maturate sulla base dell’esperienza di questi tre anni e mezzo e della mia esperienza professionale, mentre sono stati convocati i direttori delle due Direzioni Centrali. Ad oggi non sono riuscito ad ottenere una spiegazione di questa scelta. In considerazione dell’elevata qualificazione professionale del Presidente della Commissione e dei suoi membri voglio continuare a pensare che una spiegazione ci sia e che forse un giorno verrà resa nota. Ma per favore, non gettate altro fango su chi ha creduto veramente in una quotidiana riforma del CNR per renderlo più efficace, più efficiente, più meritocratico e più trasparente.

Lascio a lei la valutazione dell’opportunità di pubblicare questa mia lettera.

Cordiali saluti, Paolo Annunziato

La controreplica del Foglietto

Pubblichiamo, come è costume del Foglietto, per intero la nota del dottor Paolo Annunziato, in risposta ad un nostro articolo della scorsa settimana.

Dai consuntivi ufficiali relativi agli esercizi dal 2012 al 2015 (disponibili sul sito del Cnr) - quadriennio durante il quale lo stesso dottor Annunziato è stato direttore generale pleno jure - l’ente ha chiuso i medesimi esercizi sempre con un disavanzo di competenza ovvero le spese accertate hanno superato di gran lunga le entrate accertate. Si tratta di un dato assolutamente incontestabile, confermato anche dalle Relazioni annuali della Corte dei conti. Ed è proprio questo dato, contenuto in un altro nostro articolo della scorsa settimana (peraltro linkato a quello oggetto della contestazione) che ci ha indotti a ipotizzare - in assenza di motivazioni ufficiali (come confermato dallo stesso ex dg) - che, sulla non ammissione di un candidato eccellente come il dottor Paolo Annunziato all’audizione per la valutazione degli aspiranti alla carica di direttore generale del Cnr, “potrebbero aver influito i poco brillanti risultati di bilancio”.

Se, e quando, il dottor Annunziato verrà a conoscenza della reale motivazione della sua non ammissione, e se ce la comunicherà, non mancheremo di darne notizia.

Quanto, poi, ai regolamenti del personale e della contabilità, che il dottor Annunziato sostiene siano stati approvati dal cda nel dicembre 2015, cioè qualche settimana prima della scadenza del suo mandato, è appena il caso di evidenziare che tuttora, come rilevabile sempre dal sito del Cnr (https://www.cnr.it/it/regolamenti), sono in vigore quelli emanati il 4 maggio del 2005!

Pertanto, l’accusa di “gettare fango” che ci viene rivolta, si appalesa del tutto priva di fondamento, ancorché offensiva e denigratoria nei confronti del Foglietto e degli articolisti. (I.D.)

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