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Sabato, 20 Apr 2024

L'esprimere opinioni su argomenti che si conoscono poco o niente, è un'abitudine diffusa anche fra persone che purtroppo occupano posizioni di responsabilità nel campo della sicurezza.

L'esempio più clamoroso sono i commenti che due personaggi "importanti" hanno fatto in riferimento alla riunione delle Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009, che portò al processo, ormai storico, di L'Aquila.

Un commento fu: “Il modello che io vi ho presentato oggi è stato fatto grazie all’esperienza dell’Aquila: prima io personalmente non lo conoscevo. Adesso mi sentirei di dire che si poteva dire che c’era però io stesso – a parte che io non conoscevo terremoti precursori – ma non avrei potuto dire che stava per arrivare un terremoto. Certamente son stati un po’ superficiali perché non potevano dire che non c’era rischio quando vi era una sequenza in corso, perché erano dei terremoti che aumentavano di numero ed aumentavano di magnitudo, quindi non era stato raggiunto il picco, perché in genere vi sono terremoti che aumentano poi vi è il picco dell’energia e poi uno sciame successivo. E’ un discorso molto complicato. Certamente ho trovato molto leggero l'atteggiamento di non dire: non possiamo dire che non vi è rischio. Già il fatto di dire che non vi è rischio è già una previsione. Sulla base di quella esperienza abbiamo imparato moltissimo e possiamo applicare per il futuro e cioè che ci sono molte evidenze che ci possono aiutare a dire sta per arrivare un terremoto, in un ambiente estensionale come il nostro".

Un altro: "Se noi prevediamo che NON venga un evento sismico … quindi diciamo alla gente non viene l'evento essa è una previsione …. la non previsione è una previsione”; "...un processo non lineare non si modella, faccio l'esempio della moneta, non si prevede, che dobbiamo fare? dobbiamo contentarci delle previsioni statistiche”; "... Per il Pollino uguale, vi è un qualche percento di probabilità di accadimento di un forte terremoto è qualche percento di probabilità, come la deve interpretare un decisore? il 2% che venga significa ... vorrei vedere chi andrebbe su un aereo se avesse il 2% di probabilità che l’aereo cade ...” .

Sarebbe troppo facile ironizzare sulla scarsa padronanza dell'italiano ... e sulla scarsa dimestichezza con la moderna ricerca sismologica, se specialmente quest'ultima circostanza non fosse estremamente preoccupante per la sicurezza di noi cittadini, che viviamo in un Paese fortemente sismico.

Questi due signori non erano presenti alla famosa riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009 a L'Aquila: parlano di cose che conoscono solo per sentito dire da fonti inaffidabili.

Era presente e molto attento Massimo Cialente, il Sindaco di L'Aquila. Cialente rese un'accurata testimonianza al processo: quanto disse, può essere trovato negli Atti del processo stesso. Dopo la testimonianza rilasciò varie interviste: qui riporto alcune frasi di quella che rilasciò all'AGI:

TERREMOTO: GRANDI RISCHI; CIALENTE, HO DETTO LA VERITA'

"Ho ricevuto domande precise e avendo io giurato di dire la verita', ho detto la verita': che io dalla riunione della Commissione Grandi Rischi uscii affatto tranquillizzato ..." Lo ha detto all'Agi, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente che ha rimarcato come "Boschi si espresse in maniera tutt'altro che rassicurante. Da parte di qualcuno si e' voluto fare un uso non corretto di quello che era emerso in sede di riunione ... Come sindaco scelsi di dichiarare lo stato di emergenza e misi in moto la macchina comunale di Protezione civile, non ho partecipato a rassicurare la citta' ...".

Il giorno dopo infatti chiese formalmente lo stato di emergenza che è il massimo che un Sindaco preparato e responsabile deve fare per il bene della sua comunità se un sismologo di sicuro prestigio gli fa presente il rischio che corre la città da lui amministrata.

A riprova di quanto affermò Cialente, mostro qui le pagine, ormai ingiallite, del 2 aprile 2009 dei tre giornali più letti a L'Aquila: Il Centro, Il Tempo e Il Messaggero

Ancora non è stato chiarito perché lo stato di emergenza non venne concesso e, forse, non lo sapremo mai. Ma molte cose di questa vicenda sono rimaste oscure.

Se qualcuno avrà la curiosità di andare a studiare gli Atti troverà anche copia delle varie mappe sulla sismicità abruzzese, che preparammo per l'occasione, mappe tutt'altro che rassicuranti! Ricordo che eravamo accusati di aver rassicurato gli Aquilani e non di non aver previsto un terremoto ... anche se operativamente è difficile apprezzare la differenza.

Per decenni, in molte occasioni avevo evidenziato l'altissimo rischio sismico dell'Abruzzo e dell'Aquilano. Poi, a partire dal crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, mi impegnai insieme a tanti altri e in tutti i modi possibili a far sì che la Mappa di Pericolosità Sismica (con L'Aquila al massimo della pericolosità) divenisse ufficiale.

Nel 2006, fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, grazie soprattutto all'abnegazione di Massimiliano Stucchi, che mi ha anche fornito la foto dello storico numero della Gazzetta Ufficiale! Fatto tutto questo, secondo i due signori in vena di esternazioni, sarei andato a L'Aquila, su invito della Protezione Civile nazionale, e avrei in pratica detto: tranquilli, qui niente terremoti! Finora abbiamo scherzato ...

Nel campo della Geofisica, italiana e mondiale, ho fatto una splendida e irripetibile carriera da quando, trentaduenne, vinsi una cattedra universitaria. Una carriera velocissima che ha provocato necessariamente anche invidie e gelosie: quarantenne ero già presidente dell'Ing, linceo e ... molto altro. Ma non ho mai fatto niente alle spalle di qualcuno. E non ho mai mandato via nessuno. In Italia, malgrado vi fossero corsi di laurea in Scienze della Terra in tutte le Università, la Geofisica quantitativa o, meglio, la Fisica della Terra Solida era sostanzialmente ignorata, con la sola esclusione dell'Università di Bologna che ha un forte gruppo di geofisici, ma presso il corso di laurea in Fisica, come è giusto che sia! La Geologia italiana merita il massimo rispetto ma ha quasi ovunque mantenuto la sua caratteristica qualitativo-descrittiva, praticamente pregalileiana, non adatta allo studio dei complessi meccanismi che caratterizzano il nostro straordinario Pianeta!

Questo vuoto disciplinare è stato riempito negli anni dai ricercatori Ingv con grande successo e mi auguro che un patrimonio così importante per un Paese sismico e vulcanico come il nostro non vada disperso o indebolito.

Pertanto, quando mi rendevo conto che qualcuno pretendeva di "pontificare", pur non avendo la necessaria preparazione per farlo sui grandi temi della moderna geofisica, glielo dicevo esplicitamente.

Qualcuno ne ha sofferto e mi ha giurato vendetta ... pazienza! Io sono ancora qui!

In ultima analisi, la totale assoluzione da parte dei 3 Giudici dell'Appello (dove la testimonianza del Sindaco fu considerata dirimente) e il definitivo riconoscimento del 5 Giudici della Suprema Corte è stato un modo "spettacolare" di concludere la mia carriera. Ho così avuto modo di scoprire un enorme numero di amici in tutto il mondo e non solo nell'ambito scientifico.

Addirittura, dopo la condanna in primo grado, mi è stato proposto lo status di rifugiato politico e prestigiosi posti di lavoro da alcuni Paesi sismici molto sviluppati.

Purtroppo, ho avuto anche modo di verificare la “personalità” di alcuni che festeggiarono quando fui condannato e che adesso soffrono ... li ricorderò uno a uno ... specialmente quelli che per i loro scopi mostravano "venerazione" nei miei confronti ... anche se c'è poca soddisfazione nel ricordarli perché sono dei perfetti sconosciuti!

Non posso certo negare di aver passato, fino al novembre 2015, cinque anni terribili e mi compiaccio con me stesso di esserne uscito in buona salute ... malgrado le preoccupazioni e i continui controlli impostimi dal mio dottore ...

Adesso sono sereno e sto "invecchiando bene" (*) ma sono stanco di essere denigrato e insultato. Stanchissimo di sentir dire e leggere cose ingiuste sul mio conto. Non riesco a porgere l'altra guancia ... forse anche per le mie origini geografiche ...

È mia profonda convinzione, e sono in grado di dimostrarlo, che la maggior parte delle vittime del terremoto emiliano del 2012 e di quello di Amatrice del 2016 poteva essere evitata. Se non addirittura tutte!

Come sarebbe stato molto vicino a zero, nel 2009, il numero delle vittime aquilane se fosse stato concesso lo stato di emergenza richiesto dal sindaco Cialente e se si fossero messe in atto le azioni conseguenti.

Per il sisma di Amatrice c'era anche il tempo necessario per mettere in sicurezza almeno i principali edifici strategici.

Gli "esperti" si servono, in modo grottesco, del processo aquilano come scusa per affermare che non esprimono opinioni e valutazioni perché temono per possibili ripercussioni penali.

Una scusa assurda: fossi in loro mi preoccuperei per le gravissime omissioni commesse in Emilia nel 2012 e recentemente nell'Appennino centrale.

Non si esprimono, semplicemente per mancanza di argomenti anche se ... hanno detto ... che ... (lo ripeto e lo ripeterò fino alla nausea): "Sulla base di quella esperienza (L'Aquila 2009, ndr) abbiamo imparato moltissimo e possiamo applicare per il futuro e cioè che ci sono molte evidenze che ci possono aiutare a dire sta per arrivare un terremoto, in un ambiente estensionale come il nostro. Ci sono molte evidenze che ci può dire che sta per arrivare un terremoto ...". E anche:  che "... non si dovrebbe sottovalutare il rischio possibile e in ragione di ciò si dovrebbero adottare comportamenti adeguati" soprattutto se si dispone di una "... fenomenologia da molto tempo nota agli scienziati competenti che permette ... una concreta ... capacità previsionale. Grazie ad essa l'attuale Commissione Grandi Rischi (CGR) ha previsto nel gennaio 2012 un forte aumento del tasso di terremoti potenzialmente distruttivi ... aumento che si è infatti verificato con il suo culmine nella sequenza sismica emiliana del 2012".

Hanno "imparato moltissimo" ... "ci sono molte evidenze" ... sanno di una" fenomenologia che permette una concreta capacità previsionale" ... e allora: perché per Amatrice non han fatto niente? Perché? Eppure ... l'ambiente era "estensionale"!

Perché?

(*) La citazione "invecchiando bene" viene dal discorso natalizio del 2014 del precedente presidente Ingv, anch'egli poco attento alla sismicità appenninica. Ebbe a dire, facendo un resoconto delle sue attività, che si augurava di "invecchiare molto meglio" di me! In prossimità del Natale 2015, fece sapere che il discorso "natalizio" lo avrebbe fatto nella primavera 2016 ... stiamo ancora aspettando ... sarà impegnato a invecchiare meglio di me ...

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