Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 26 Apr 2024

E’ stata pubblicata sulla rivista Cell Death and Differentiation un’importante scoperta, frutto del lavoro di un team di ricercatori dell'Istituto superiore di sanità (Iss), guidato da Ann Zeuner, del Cnr di Napoli, dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire) e del National Cancer Institute. Si tratta di un risultato che rappresenta un nuovo passo avanti nella comprensione delle cellule staminali di tumore del colon-retto.

"La linea di studi sulle cellule staminali del cancro del colon - ha dichiarato Walter Ricciardi, presidente dell’Iss - rappresenta una delle eccellenze della ricerca nel nostro Istituto.  Si tratta di studi fondamentali perché l'incidenza di questo tumore è in rapida crescita soprattutto nell'Italia meridionale, anche a causa del progressivo abbandono della dieta mediterranea".

I ricercatori hanno individuato, dunque, una caratteristica unica di queste cellule: la presenza sulla loro superficie di una proteina tipica delle cellule staminali embrionali, chiamata Cripto, che fornisce alle cellule tumorali un'aumentata capacità di generare altre cellule maligne e di formare metastasi.

"Abbiamo bloccato le funzioni di Cripto con degli ‘interruttori molecolari’ in grado di sopprimere la presenza di questa proteina - ha spiegato Ann Zeuner, ricercatrice del Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina Molecolare dell’Iss - e abbiamo ottenuto una inibizione delle attività cellulari collegate alla progressione e diffusione del tumore. Questo ci spinge a proseguire con le ricerche in questa direzione per poter individuare un bersaglio efficace per bloccare la diffusione del cancro".

Ma da questi studi è emerso anche che le cellule staminali del tumore del colon-retto sono soggette a regolazioni molto complesse che le rendono simili a un bersaglio in movimento, sottolineando la necessità di perseverare con gli studi per poter giungere a terapie efficaci.

Nei tumori dell'intestino si trovano cellule dotate di proprietà particolari che le rendono resistenti alla chemioterapia e capaci di produrre metastasi, diffondendo la malattia in altri organi. Queste cellule, scoperte nel 2007 all’Istituto Superiore di Sanità da un gruppo italiano diretto da Ruggero De Maria e chiamate "cellule staminali del tumore del colon-retto", sono oggetto di intensissime ricerche da parte di laboratori di tutto il mondo. Infatti, capire le caratteristiche e i punti deboli delle cellule staminali del tumore permetterebbe di sviluppare delle terapie capaci di eliminarle e di privare il tumore delle sue capacità di rigenerarsi, resistere alle terapie e formare metastasi.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

Ex base Nato di Monte Giogo, presto in concessione al Parco nazionale dell’Appennino

La Direzione toscana del Demanio ha ufficialmente comunicato al Parco nazionale dell’Appennino...
empty alt

Venosa, splendido territorio ricco di tracce del passato, ceramiche e pregiati vini

In groppa alla docile mula “Bellina”, sulla “vardedda” zio Pasqualino, due “panari” di uova della...
empty alt

Licenziamento illegittimo se il dipendente comunica solo all’Inps il nuovo domicilio

Con ordinanza n. 838/2024, pubblicata in data 28 marzo scorso, la Corte di cassazione - sezione...
empty alt

“Confidenza”, il film della settimana proposto dal Foglietto

Confidenza, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone (Edito da Einaudi), regia di Daniele...
empty alt

“Università e militarizzazione” ovvero “Il duplice uso della libertà di ricerca”

Università e militarizzazione – Il duplice uso della libertà di ricerca di Michele Lancione – Eris Edizioni...
empty alt

Conti pubblici, tutti i numeri di una emorragia sempre più inarrestabile

Negli ultimi quattro anni, complice anche la sospensione delle regole europee di contenimento...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top