- Dettagli
- di Roberto Tomei
Da qualche giorno il nostro paese ha l’ennesimo 'governo non votato dagli italiani', grosso modo la fotocopia del precedente, così da rassicurare i mercati e l’Europa.
Da qualche giorno il nostro paese ha l’ennesimo 'governo non votato dagli italiani', grosso modo la fotocopia del precedente, così da rassicurare i mercati e l’Europa.
La Corte dei conti, con delibera n. 34/2016 della Sezione autonomie, pubblicata il 7 dicembre scorso, ha enunciato un principio di diritto in materia di utilizzo delle eventuali economie derivanti dai piani di razionalizzazione adottati dalle amministrazioni.
Il 16 novembre scorso, nell’Aula Multimediale del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Parma, è stato presentato un innovativo simulatore (offerto da Applied Medical) per l’insegnamento della chirurgia mininvasiva laparoscopica ai medici in formazione specialistica in Chirurgia Generale e in Ginecologia ed Ostetricia dello stesso Ateneo.
Un bel grafico contenuto nell’ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato da Bankitalia ci racconta meglio di mille parole cosa sia accaduto fra il 2011 e il 2016 ai flussi finanziari che entrano ed escono dal nostro paese e che vengono fotografati da Target 2, ossia il sistema contabile dell’eurozona che registra i movimenti di fondi fra le banche centrali dell’Eurosistema, a loro volta riflesso delle decisioni di consumo e di investimento degli operatori nazionali rispetto all’estero.
La speranza accesasi per migliaia di docenti e ricercatori universitari di poter recuperare, seppure parzialmente, gli scatti stipendiali maturati nel quinquennio 2011-2015 e bloccati - in applicazione dell'articolo 9, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, riconvertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 - si è subito spenta.
Il 25 novembre scorso, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legislativo n. 218, contenente norme in materia di semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca.
Con un tempismo a dir poco sospetto, a quasi sette anni dalla scadenza dei contratti del pubblico impiego, governo Renzi e sindacati confederali ieri si sono dati appuntamento al ministero della Funzione Pubblica, tre giorni prima del referendum costituzionale, per illudere 3,3 milioni di lavoratori che la fine della sofferenza della loro busta paga è finita.
Uscito a pezzi dalla crisi del 2008, il mattone europeo tenta disperatamente di ritrovare la strada del rilancio, riuscendo in parte ma senza con ciò superare la notevole frammentazione dei mercati dei singoli stati. Ancora in questo scorcio di 2016, mentre la ripresa sembra avviata, pure se ancora nella fase precoce, rimangono incertezze di fondo che si riflettono negli andamenti divergenti dei prezzi all’interno dell’eurozona.
La legge di stabilità dello scorso anno, come molti ricorderanno, aveva “sbloccato”, per docenti e ricercatori universitari, dal 1° gennaio 2016 le procedure - congelate dal 2011 - per ottenere gli scatti stipendiali, senza però alcun riconoscimento né giuridico né economico per il pregresso.
Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!
SOSTIENICI |