Abbiamo appreso oggi con immenso dolore che l’insigne giurista Roberto Tomei, lo scorso 19 giugno, è venuto improvvisamente a mancare, sottratto all’amore dei suoi cari.
Roberto, molto legato alla sua terra di origine, Supino in Ciociaria, profondo conoscitore e amante del Diritto, dirigente dell’Istat, autore di numerose pubblicazioni giuridiche, uomo di immensa cultura, nonostante i suoi molteplici impegni professionali e familiari, per un lungo periodo della sua vita ha condiviso con noi sia l’esperienza sindacale che quella di editorialista del nostro giornale.
Dal 2010 al 2018, infatti, si contano oltre 500 articoli a sua firma, presenti tuttora sul nostro giornale, su argomenti, non solo giuridici, ma disparati: dalla letteratura alla filosofia, dalla storia alla politica e molto altro.
La passione per la politica nasceva dall’esempio del padre, insegnante, Socialista di vecchio stampo, oppositore del regime fascista, che per tutta la vita continuò la sua missione in difesa dei più deboli.
L’amore per i libri, Roberto l’aveva sviluppato negli anni del Liceo Classico “Conti Gentili” di Alatri, con annesso Convitto gestito dai Padri Scolopi, da cui uscì una generazione di menti che hanno brillato nel nostro Paese in vari settori.
Con la sua ironia colta e dissacrante, Roberto non faceva sconti a nessuno, neppure ai Padri Scolopi dei quali, pur riconoscendone la preparazione, ricordava spesso il loro motto all’interno del Convitto: “Abbiamo sempre ragione, soprattutto quando abbiamo torto”.
Sempre allegro e generoso, aveva un solo cruccio: quello di non aver avuto, nonostante i tanti anni spesi nell’Università e una ricca produzione scientifica, il giusto riconoscimento che certamente avrebbe meritato.
Ci mancherà, ma mancherà soprattutto ai suoi amati figli e alla moglie, ai quali vanno la vicinanza e le condoglianze di tutta la redazione.
Il trigesimo della scomparsa di Roberto verrà celebrato alle 16:00 del 19 luglio, a Roma, nella Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, a Piazza del Popolo.