Una minaccia al superiore gerarchico costa il licenziamento a un dipendente dell’Università Roma Tre
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- di Biancamaria Gentili
Con sentenza 6 novembre 2017, n.26273, la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, confermando la precedente sentenza n.4299/2015 della Corte d’Appello di Roma, ha rigettato il ricorso di un dipendente dell’Università Rona Tre, che aveva impugnato il licenziamento comminatogli per aver rivolto grave minaccia al superiore gerarchico in presenza di terzi, ingenerando un clima di timore nell’ambiente di lavoro per le eventuali conseguenze derivanti dalle sue intemperanze.