Per la terapia della sclerosi multipla, si apre una nuova frontiera nella ricerca grazie al progetto europeo coordinato dalla professoressa Ursula Grohmann, farmacologa del dipartimento di Medicina Sperimentale, con l’attiva partecipazione del chimico farmaceutico professor Antonio Macchiarulo, del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, entrambi dell’Università di Perugia.
La notizia è stata diffusa nei giorni scorsi dall’Ateneo umbro.
Si tratta dello sviluppo farmaceutico e farmacologico di un nuovo farmaco, capace di ridurre le risposte autoimmunitarie e infiammatorie alla base della sclerosi multipla. Il progetto sarà realizzato grazie al prestigioso finanziamento dello European Research Council, ERC, "Proof of Concept" (POC), che nasce per sostenere la prima fase di commercializzazione di un’innovazione ottenuta con studi e ricerche a loro volta finanziati dall’ERC.
Grohmann e Macchiarulo avevano già ottenuto una sovvenzione dall’ERC per un progetto (DIDO-ERC) nel 2014, che si concluderà nel 2019, per lo sviluppo di nuovi farmaci per la terapia di malattie autoimmunitarie e infiammatorie croniche (come la sclerosi multipla ma anche il diabete giovanile) e neoplastiche attraverso la modulazione dell’enzima IDO1.
Attraverso il progetto DIDO-ERC, è stato possibile identificare il nuovo potenziale farmaco che verrà sviluppato commercialmente dagli stessi ricercatori attraverso il nuovo progetto ERC-POC.
Dalla teoria alla pratica, dunque, dal momento che il team di Grohmann e Macchiarulo cercherà, con il nuovo progetto, di accelerare il passaggio dalla ricerca di base alla somministrazione ai pazienti.