Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 28 Mar 2024

Con una breve nota diffusa nel pomeriggio di ieri, quattro candidati (Rino Falcone, Patricia Iozzo, Vito Mocella, Roberto Zamboni) alle recenti elezioni per la scelta del rappresentante della comunità scientifica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) in seno al cda dell’ente, hanno comunicato che il Tar del Lazio, con sentenza n. 2753/2020, ha respinto il ricorso da loro proposto, per l’annullamento del decreto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 14.11.2019, di nomina di Nicola Fantini, candidato risultato eletto.

I ricorrenti non sembrano darsi per vinti, dal momento che nel loro messaggio precisano che “Stiamo al momento valutando come procedere dopo questo giudizio che rispettiamo, pur lasciandoci perplessi nelle sue motivazioni. Intendiamo sottolineare come l’azione da noi intrapresa trae origine dal fondamentale interesse generale del CNR e la valorizzazione di uno degli strumenti più importanti di partecipazione della sua comunità scientifica. Ogni ulteriore scelta che realizzeremo, non potrà che orientarsi lungo questa direzione fondamentale”.

In effetti, ciò che, ad un primo sommario esame della sentenza de quo, non appare del tutto convincente è soprattutto la motivazione con la quale il Tar ha rigettato la censura mossa dai ricorrenti in merito al fatto che “Gli atti impugnati non hanno offerto alcuna garanzia di attendibilità ed autenticità del voto, poiché è stato consentito il voto attraverso l’uso di una piattaforma elettronica non certificata, mediante qualsiasi postazione PC ovvero da remoto, senza la costituzione di un seggio alla presenza della Commissione elettorale, che consentisse l’identificazione dei votanti, poiché è stato sufficiente il semplice inserimento delle credenziali personali utilizzate ordinariamente dai dipendenti dell’ente per l’accesso alla posta elettronica”.

Tale eccezione, infatti, è stata disattesa dal Tribunale con la seguente spiegazione: “La mancata certificazione del sistema utilizzato per lo svolgimento delle votazioni sistema utilizzato dal CNR, non mutato dal 2015, dipende dal fatto che il processo di certificazione è costoso e molto impegnativo per una pubblica amministrazione”.

Se così fosse, non si capisce perchè il Cnr non abbia utilizzato il sistema elettorale da anni in voga per le elezioni interne dei rappresentanti Rsu, con tanto di seggio all'interno dei vari Istituti, che non sembra abbia mai sollevato polemiche di alcun genere.

Non è del tutto escluso, quindi, che la vicenda possa ora trasferirsi nelle aule di Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

Grottole, luogo magico, nuvole trasparenti, valli e colline e calanchi

Verso Grottole, dalla fertile piana condivisa con Grassano, mi inerpico per 7 km. Il biondo...
empty alt

Lotta all’inflazione più efficace con banche centrali più indipendenti dai governi

Chi tende a sottovalutare quanto la psicologia pesi nei processi inflazionistici si sorprenderà a...
empty alt

Alla ricercatrice Cristina Mangia il Premio “Wangari Maathai. Donne Pace Ambiente” 2024

Sono molto emozionata nel comunicare che l’amica carissima Cristina Mangia - ricercatrice...
empty alt

“L’orizzonte della notte”, una riflessione etica sulla professione forense

L’orizzonte della notte, di Gianrico Carofiglio – Einaudi editore – 2024, pp. 280, euro 18,50....
empty alt

UniTo, nuova strategia terapeutica per la cura del neuroblastoma infantile

Il neuroblastoma rappresenta una sfida complessa per la pediatria oncologica, il tasso di...
empty alt

“How to Have Sex”, il potente esordio di Molly Manning Walker

How to Have Sex, regia di Molly Manning Walker, con Mia McKenna-Bruce, Lara Peake, Samuel...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top