Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 28 Mar 2024

La lotta al mesotelioma, tumore causato principalmente dall'esposizione alle fibre di amianto, segna un importante passo in avanti, grazie alla identificazione di nuovi biomarcatori ad opera del team di ricerca coordinato dal professor Antonio Giordano, docente del dipartimento di Biotecnologie mediche dell'Università di Siena e direttore della Sbarro Health Research Organisation di Philadelphia.

I risultati della ricerca, pubblicati il 14 settembre scorso sulla rivista scientifica Cell Death & Disease, evidenzia che il team ha analizzato l'espressione di minuscole molecole di RNA - microRNA - regolatori chiave dei programmi di espressione genica, identificando un set di 48 microRNA espressi in modo differenziale tra il mesotelio normale e i casi di mesotelioma.

Tra questi nuovi potenziali biomarcatori gli autori si sono focalizzati sul miR-320a perché appartenente ad una famiglia di microRNA di cui vari membri hanno mostrato lo stesso trend di deregolazione nel mesotelioma anche se localizzati su cromosomi diversi, dimostrando che inibisce l'espressione di PDL1, un ben noto attore coinvolto nella risposta immunitaria antitumorale e bersaglio delle strategie d’immunoterapia di recente sviluppo.

"Il mesotelioma - spiega il professor Giordano - è un tumore a prognosi infausta che viene generalmente diagnosticato in uno stadio già avanzato e per cui nessuna delle strategie terapeutiche finora sperimentate risulta efficace. È dunque cruciale identificare dei biomarcatori in grado di intercettare la malattia in una fase precoce. Inoltre, una comprensione più approfondita dei meccanismi molecolari alla base delle caratteristiche maligne del mesotelioma potrebbe guidare l'applicazione di approcci mirati o combinazioni di farmaci con maggior efficacia".

Un precedente lavoro del gruppo aveva dimostrato che miR-320a è a sua volta un bersaglio diretto dell’oncosoppressore p53, che ne attiva l’espressione in seguito a stress cellulare. P53, che è spesso inattivo nel mesotelioma, è in grado di diminuire l'espressione di PDL1 anche attraverso l'azione di altri microRNA.

"I nostri risultati - afferma Caterina Costa, dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, Fondazione Pascale, primo autore dello studio - suggeriscono che una risposta difettosa allo stress dovuta all'inattivazione di p53 potrebbe contribuire, attraverso una conseguente deregolazione di vari microRNA, al fenotipo immunosoppressivo che caratterizza il mesotelioma, favorendo così l’elusione dell'immunosorveglianza».

"Ancora una volta, lo studio di questo tumore aggressivo indica un ruolo cruciale dei geni oncosoppressori, che sono difficilmente controllabili dal punto di vista terapeutico»" - sottolinea Francesca Pentimalli, dell’Istituto Pascale e docente presso lo Sbarro Institute della Temple University di Philadelphia.

"Auspichiamo - conclude Luciano Mutti, presidente del Gruppo Italiano per lo Studio e la Terapia del Mesotelioma e docente presso lo Sbarro Institute - che l'identificazione di questi microRNA e dei loro meccanismi di azione siano utili a diagnosticare il mesotelioma in una fase precoce e ad identificare nuove strategie terapeutiche decisamente necessarie".

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

empty alt

Grottole, luogo magico, nuvole trasparenti, valli e colline e calanchi

Verso Grottole, dalla fertile piana condivisa con Grassano, mi inerpico per 7 km. Il biondo...
empty alt

Lotta all’inflazione più efficace con banche centrali più indipendenti dai governi

Chi tende a sottovalutare quanto la psicologia pesi nei processi inflazionistici si sorprenderà a...
empty alt

Alla ricercatrice Cristina Mangia il Premio “Wangari Maathai. Donne Pace Ambiente” 2024

Sono molto emozionata nel comunicare che l’amica carissima Cristina Mangia - ricercatrice...
empty alt

“L’orizzonte della notte”, una riflessione etica sulla professione forense

L’orizzonte della notte, di Gianrico Carofiglio – Einaudi editore – 2024, pp. 280, euro 18,50....
empty alt

UniTo, nuova strategia terapeutica per la cura del neuroblastoma infantile

Il neuroblastoma rappresenta una sfida complessa per la pediatria oncologica, il tasso di...
empty alt

“How to Have Sex”, il potente esordio di Molly Manning Walker

How to Have Sex, regia di Molly Manning Walker, con Mia McKenna-Bruce, Lara Peake, Samuel...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top