A seguito dell'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 il termine per l'approvazione del rendiconto 2019 è stato rinviato al 30 giugno 2020. La maggior parte delle grandi città ha rispettato il termine, con Bari, Torino e Napoli in leggero ritardo. Ancora non approvato – o comunque non pubblicato – il bilancio consuntivo di Palermo.
Nel 2019, si è arrestato il percorso di risanamento delle finanze: il disavanzo complessivo è stato di 3,9 miliardi di euro (erano 2,5 nel 2018), di cui 2,6 miliardi solo a Napoli; i debiti da finanziamento sono 13,2 miliardi (+0,5%). In crescita del 1,1% il patrimonio netto.
Su ogni residente delle grandi città italiane (neonati, inclusi) grava mediamente un debito di 2.284 euro nei confronti dell’amministrazione locale (+0,4% rispetto al 2018). L’indebitamento pro-capite è massimo a Torino (3.824 euro), Milano (2.946 euro), Napoli (2.794 euro), Roma (2.150 euro).
Il ritardo medio nel pagamento delle fatture commerciali è di 49 giorni (dopo la loro scadenza), ma a Napoli i fornitori devono attendere 396 giorni (75 in più che nel 2018), a Torino 49 giorni, a Roma 27 e a Milano 12 .
La percentuale di riscossione delle entrate di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo 1) è pari al 64% del valore accertato, invariata rispetto al 2018. Più di un terzo delle entrate, rimane, quindi, solo sulla carta e non viene riscosso.
La conseguenza è che il Fondo crediti di dubbia esigibilità cresce di oltre 1 miliardo e raggiunge i 10,5 miliardi (di cui 4,4 miliardi a Roma), il 51% del totale dei residui attivi.
La capacità di pagamento degli impegni di spesa per diritti sociali, politiche sociali e famiglia (Missione 12) è il 68%, con Napoli che non supera il 41%.
Ogni dipendente comunale costa mediamente 391 euro per cittadino, ma a Venezia diventano 464.
Gli investimenti complessivi pro capite sono stati di 201 euro (23 in più dello scorso anno) con 366 euro per abitante a Milano e solo 86 a Torino .
L’indicatore sintetico della capacità di amministrazione vede al primo posto la conferma di Venezia (+11,8), seguita da Bologna (+8,9) e Genova (+6,9); anche Bari, Milano e Firenze conseguono un punteggio positivo. Agli ultimi posti Napoli (-15,8), Torino (-13,5) e Roma (-7,6).
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