Dice Walter Tocci, ex vice sindaco di Roma durante la prima e la seconda giunta Rutelli,: “Bisogna darsi una mossa, sono sconcertato dall'impreparazione dei partiti. Pd e 5S? Sarebbe un bel gesto se riconoscessero la loro impreparazione. I 5 Stelle hanno deluso le aspettative, ma anche i dem non hanno saputo costruire un'alternativa credibile. Sarebbe bello se costituissero un'alleanza dell'umiltà, mettendo da parte i simboli in favore di una grande lista civica per far crescere una nuova classe dirigente di giovani che potrebbe travolgere la destra”.
Se l’iniziativa che propone Tocci non viene – e difficilmente verrà – dai rimbambiti dem e grillini, la prenda qualcun altro.
L’Anpi potrebbe essere l’associazione più adatta per l’adunata dei refrattari. La battaglia che si prospetta a Roma avrà una cornice democratica e antifascista contro una destra nostalgica e corrotta.
Chi più dell’Anpi, che lo sta già facendo a livello politico nazionale, può promuovere la raccolta di forze politiche, sindacali, associative in genere per una grande coalizione civica?
Il programma a grandi linee c’è già. È quello che hanno perseguito con le loro innumerevoli battaglie, seppure a spezzoni, le forze partecipative dei cittadini in questi anni nei quartieri e nei Municipi, fondato sulle trasformazioni urbane e la sostenibilità ambientale che è dentro a quello più generale, green e digitale, che sta adottando l’Europa anti-sovranista e, speriamo, il governo Conte con il Next Generation Eu.
Il problema principale è dar vita da subito a un movimento civico che raccolga quel programma e promuova persone nuove, motivate idealmente, competenti amministrativamente, oneste.
Perché mentre ancora si discute e la scena è dominata dai tatticismi del Pd e del M5s, Roma viene silenziosamente espugnata da Meloni e Salvini, a cominciare dalle periferie e dalle zone popolari.
Aldo Pirone
Coautore del libro "Roma '43-44. L'alba della Resistenza"
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