Improvvisa accelerazione da parte del Ministero dell’università e della ricerca in merito alla procedura che porterà alla individuazione da parte del Search Committee, coordinato dal professor Giorgio Parisi, di una rosa di cinque nomi tra i quali Maria Cristina Messa dovrà scegliere quello di colui che guiderà il Cnr per il prossimo quadriennio.
Contrariamente a quanto dichiarato dalla Ministra al quotidiano La Repubblica lo scorso 5 marzo, dunque, la fumata bianca dovrebbe esserci entro la fine del corrente mese, e non entro l’estate come ipotizzato dalla stessa Ministra e riportato nel nostro articolo di tre giorni fa.
Infatti, il decreto ministeriale n.240 del 3 marzo 2021, reso pubblico ieri, con il quale è stata avviata la nuova selezione, ha previsto un drastico accorciamento dei termini: 15 giorni, anziché 30, per la presentazione delle candidature che, pertanto, dovranno pervenire, per posta elettronica, entro le ore 23.59 del 23 marzo; 20 giorni dalla pubblicazione del bando, anziché 60, per la conclusione dei lavori da parte del Search Committee.
Ne consegue che nei 5 giorni successivi (sic!) alla scadenza del termine per proporre le candidature, lo stesso Committee valuterà i curriculum degli aspiranti allo scranno più alto dell'ente di Piazzale Aldo Moro e, dal 29 marzo, la Ministra disporrà della cinquina – che sostituirà a tutti gli effetti quella proposta circa un anno fa all’allora titolare dal Mur, Gaetano Manfredi, rimasta inutilizzata non si sa per quali ragioni – che dovrebbe consentire il perfezionamento della nomina del 22° presidente del Consiglio nazionale delle ricerche e porre fine alla incresciosa situazione in cui il Cnr si è venuto a trovare.
Adriana Spera