Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 25 Apr 2024

La capacità di inventare e costruire con le proprie mani alcuni strumenti scientifici: dal bagnomaria di Maria l'Ebrea, all'astrolabio piano di Ipazia, alla macchina fotografica di Rosalind Franklin, è stata una caratteristica comune a molte donne di scienza. Agnes Pockels è una di loro. Pioniera della chimica, era nata a Venezia nel 1862 allora dominio austro-ungarico, da genitori tedeschi e aveva frequentato una scuola femminile in Sassonia, dove le scienze erano ritenute inutili nell'educazione delle ragazze.

Attraverso il fratello Fritz, studioso di fisica teorica, continuò a coltivare la sua passione per la scienza grazie ai libri e agli articoli scientifici che le spediva dall'università. Agnes ne faceva buon uso, tanto da compiere esperimenti e studi nella cucina di casa, un luogo che non poteva lasciare perché doveva prendersi cura dei genitori anziani e malati.

Faceva esperimenti per studiare il comportamento dell’acqua sporca della lavatura dei piatti e progettò e costruì un semplice strumento – noto oggi come il "catino di Pockels" – attraverso cui si poteva verificare l’effetto della presenza di impurità organiche sulla tensione superficiale dei liquidi.

Scrisse al noto fisico britannico Lord Rayleigh per sottoporgli i suoi studi e lo scienziato fu molto colpito dai risultati dei suoi esperimenti che vennero pubblicati sulla celebre rivista "Nature", perchè diventassero patrimonio di tutta la comunità scientifica.

Incoraggiata da Rayleigh, mantenne i contatti con il mondo accademico e pubblicò numerosi lavori anche negli anni successivi alla prima pubblicazione del 1891.

All'età di 71 anni le è stato attribuito un dottorato onorario dalla Technology University of Brunswick perché "il suo lavoro è stato fondamentale per stabilire la disciplina moderna nota come 'scienza delle superfici' che descrive le proprietà delle superfici liquide e solide".

La sua produzione scientifica, purtroppo, fu incostante e discontinua, a causa del gravoso lavoro di cura della famiglia. Per questo, dovette mettere da parte la sua passione per la chimica, fino a diventare invisibile nella scienza, come è successo a molte studiose del passato.

Agnes Pockels morì nel 1935 e fu l'ultima delle scienziate autodidatte.

Per saperne di più sulle scienziate inventrici: “Scienziate nel tempo. 100 biografie", Ledizioni, Milano 2020.

Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza"
Collabora con l'Università delle donne di Milano
facebook.com/sara.sesti13

empty alt

Ex base Nato di Monte Giogo, presto in concessione al Parco nazionale dell’Appennino

La Direzione toscana del Demanio ha ufficialmente comunicato al Parco nazionale dell’Appennino...
empty alt

Venosa, splendido territorio ricco di tracce del passato, ceramiche e pregiati vini

In groppa alla docile mula “Bellina”, sulla “vardedda” zio Pasqualino, due “panari” di uova della...
empty alt

Licenziamento illegittimo se il dipendente comunica solo all’Inps il nuovo domicilio

Con ordinanza n. 838/2024, pubblicata in data 28 marzo scorso, la Corte di cassazione - sezione...
empty alt

“Confidenza”, il film della settimana proposto dal Foglietto

Confidenza, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone (Edito da Einaudi), regia di Daniele...
empty alt

“Università e militarizzazione” ovvero “Il duplice uso della libertà di ricerca”

Università e militarizzazione – Il duplice uso della libertà di ricerca di Michele Lancione – Eris Edizioni...
empty alt

Conti pubblici, tutti i numeri di una emorragia sempre più inarrestabile

Negli ultimi quattro anni, complice anche la sospensione delle regole europee di contenimento...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top