Vissuta nel XI secolo, Trotula de Ruggiero fu la più famosa delle “mulieres salernitanae”, dame della scuola medica di Salerno, dove la scienziata studiò e insegnò.
Fu autrice di trattati di medicina che mostrano eccezionali conoscenze in campo ginecologico ed ostetrico. Le sue teorie precorsero i tempi in molti campi tra cui quello della prevenzione e dell’igiene.
Le sue opere più famose sono il “De passionibus mulierum ante in et post partum” e il “De ornatu mulierum”. Nonostante fossero firmate col suo nome, nelle trascrizioni successive questo fu trasformato nel maschile “Trottus”. Molto probabilmente perché allora non si credeva che una donna potesse avere competenze mediche così approfondite.
Trotula fu recuperata come legittima autrice delle sue opere solo nell’Ottocento. Louis Adolphe Spach, pedagogo e scrittore, scrive ai margini di una copia del “De passionibus mulierum”:
“È pressoché impossibile che questa opera sia stata scritta da un uomo. Troppe cose vi sono dette che indicano lo sforzo di una donna di aiutare il suo sesso; e che dev’essere stato estraneo alla sua naturale modestia lo scriverne, ma che sono il frutto dell’attività onesta di una donna medico, raffinata e gentile, per il bene del suo sesso.”
Per approfondire: Sara Sesti e Liliana Moro, "Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni, Milano 2020.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza"
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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