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- di Maurizio Sgroi
E ad un certo punto della mattinata di ieri, il nostro amatissimo Istat produce la sua buona notizia del giorno.
E ad un certo punto della mattinata di ieri, il nostro amatissimo Istat produce la sua buona notizia del giorno.
In questi giorni molti si interrogano sul basso numero di domande di reddito di cittadinanza all'Inps, che è un po' sotto le attese.
E a un certo punto, dopo che è risbocciato l’amore fra Vicepremier Uno (o Due, fate voi) e Vicepremier Due (o Uno, fate sempre voi), si capisce quale sia il legame che li avvinghia, pure dopo la cacciata del sottosegretario col mutuo senza garanzie.
Occhio che rallentiamo meno. Insomma, l’economia declina senza fretta. O almeno con meno fretta di prima. Ed è inutile che vi dica di chi sia il merito.
Chi nutrisse dubbi sull’autentico potere del nostro tempo – l’abilità a cumulare debiti – potrebbe superarli osservando che gli Stati Uniti detengono 48,1 dei 164 trilioni di debito globale. Ma anche l’identità del secondo classificato, ossia la Cina, conferma il sospetto.
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