Con sentenza n. 207 del 18 febbraio 2016, il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte ha stabilito che è illegittimo il diniego espresso da Poste Italiane spa in ordine ad una istanza di accesso agli atti, avanzata da un cittadino che aveva smarrito la busta di una raccomandata, tendente ad ottenere copia degli estremi di consegna della raccomandata stessa (data e numero di identificazione).
Poste Italiane, invece, aveva motivato il rigetto dell’istanza per omessa indicazione degli estremi identificativi della raccomandata, così costringendo il richiedente ad adire il Tribunale amministrativo.
Per il Tar, la individuazione della data di consegna della raccomandata è comunque possibile mediante la consultazione del registro in cui sono trascritti giornalmente i dati della corrispondenza (mittente, destinatario, data di consegna), per cui non si tratta di svolgere attività di elaborazione dati - alla quale Poste Italiane, al pari della P. A., non è tenuta - bensì di una mera attività di ricerca, connaturale ad ogni domanda di accesso, consistente nell’estrarre i dati richiesti, anche effettuando semplicemente la fotocopia delle pagine del registro in cui sono stati trascritti i dati stessi.