Giornale on-line fondato nel 2004

Domenica, 05 Mag 2024

Vita quotidiana di un maestro neoplatonico. Le radici tardoantiche dell'educazione di Philippe Hoffmann, introduzione di Carlo Altini, Edizioni Dehoniane, Bologna, 2017, pp.70, euro 9,50.

Recensione di Roberto Tomei

Nel brillante saggio che qui si presenta sono mirabilmente trattati due temi tra loro intimamente connessi: da un lato, come recita il titolo, la vita quotidiana di un maestro neoplatonico, che, per ragioni diverse, è sempre anche una guida spirituale o un direttore di coscienze; dall'altro, la struttura e il funzionamento delle scuole filosofiche con le quali si sono gettate le basi di un modo di concepire l'insegnamento che ci riguarda ancora oggi.

Tutto è avvenuto, come ci spiega Hoffmann, tra il IV e il VI secolo dopo Cristo, all'interno di un triangolo che congiungeva Atene, Alessandria d' Egitto e le regioni della Siria e dell'Alta Mesopotamia, un mondo completamente diverso dall'antichità classica. Al centro di questo mondo sta il rapporto duale, e personale, del maestro col discepolo, una struttura relazionale fondamentalmente d'autorità, "che ha anche un correlato affettivo: l'amore e l'amicizia".

Questa vita scolare, ritmata da un programma e dalla spiegazione delle opere in esso comprese, era organizzata come una liturgia, con le ore della giornata a scandire l'impiego del tempo, in un susseguirsi ininterrotto, dal sorgere al calare del sole, di preghiere, lezioni, conversazioni e seminari.

Venendo alla questione dei programmi, l'autore ci spiega come, mentre il pensiero dell'antichità classica si è molto presto interessato ai temi intersecantesi della totalità dei saperi, della cultura generale e del suo rapporto con i saperi specializzati, è solo nelle scuole neoplatoniche che prende corpo l'idea di conformarsi a un programma rigoroso che sarà, poi, codificato a partire da Giamblico.

In particolare, si studiavano soprattutto gli autori di ciò che nel mondo latino sarà poi chiamato trivium (grammatica, dialettica e retorica); a seguire, veniva il quadrivium (musica, geometria, astronomia e aritmetica). L'insieme di trivium e quadrivium formava un ciclo propedeutico allo studio della filosofia, che includeva la teologia come sua parte conclusiva.

Esisteva addirittura una lista di questioni fondamentali da trattare prima dello studio di Aristotele, di Platone e dei commentari a ogni loro dialogo o trattato.

Una struttura complessa, dunque, che illustra come nella scuola neoplatonica l'insegnamento dogmatico, l'esegesi dei testi canonici e la cura psicagogica fossero inseparabili.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

"La pace è l'unica strada", l'altro ebraismo di David Grossman

Ho appena finito di leggere un libretto dello scrittore israeliano David Grossman. Una raccolta di...
empty alt

Nullo licenziamento lavoratore con patologia oncologica che supera periodo comporto

Con sentenza n. 11731/2024, pubblicata il 2 maggio scorso, la Corte di cassazione ha rigettato il...
empty alt

Premio “Ellen Richards”, la prima borsa di studio per giovani ricercatrici

L’“Ellen Richards Awards” è stato uno dei primi e più prestigiosi riconoscimenti per le...
empty alt

“Una spiegazione per tutto”, film della settimana proposto dal Foglietto

Una spiegazione per tutto, regia di Gábor Reisz, con Adonyi-Walsh Gáspár (Ábel), István...
empty alt

Cellule artificiali per individuare e combattere i tumori

Contrastare il cancro attraverso cellule artificiali in grado di individuare la patologia e di...
empty alt

Spoltore, antica Fonte Barco prima restaurata e poi abbandonata al degrado

Scrivo contro il restauro dell'antica Fonte Barco a Spoltore, comune a poco meno di 8 km. da...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top