Redazione
Cresce l’attesa all’Istat per la nomina del nuovo direttore generale, mentre al piano nobile dell’ente, sede della presidenza dell’istituto, la parola d’ordine sembra essere: silenzio. Soprattutto dopo l’articolo apparso sul Foglietto del 27 luglio scorso, che ha svelato l’elenco top secret dei nomi eccellenti candidati al prestigioso incarico.
L’articolo ha stizzito non poco Leonello Tronti, consigliere del ministro Brunetta, che sulla sua pagina di Facebook si è lasciato andare ad apprezzamenti non certo lusinghieri nei confronti di Usi/RdB, che non mancherà di replicare sul Foglietto di martedì prossimo.
La nomina del direttore dell’ente statistico, che tra l’altro dovrà gestire i 600 milioni di euro per i Censimenti del 2011, dovrebbe essere questione di giorni, dal momento che il 31 agosto Giovannini ha esaminato la ristretta rosa dei pretendenti, anche per accertare la conoscenza della lingua inglese da parte degli aspiranti.
In tale compito, Giovannini è stato assistito, forse amichevolmente, visto che non v’è traccia di atti ufficiali di nomina, da due autorevoli personaggi, Innocenzo Cipolletta e Giuseppe Pisauro. Il primo, già direttore generale di Confindustria, è stato presidente delle Ferrovie dello Stato fino a giugno scorso; il secondo, è Rettore della Scuola superiore dell’economia e delle finanze.
Nelle ultime ore, appare in forte ascesa la candidatura interna di Giovanni Fontanarosa, che da maggio del 2009 regge ad interim la direzione generale.