Il 28 gennaio scorso, si sono riuniti a Roma i partecipanti al progetto “Rubicon”, finanziato dall’Ue, nell’ambito del programma “Horizon 2020”.
“Rubicon”, coordinato dall’Università dell'Aquila, coinvolge anche le Università di Newcastle, Manchester, Rotterdam Erasmus, Copenaghen, Città del Capo, New York Mount Sinai, Chennai, Hong Kong ed il Murdoch Children Research Institute di Melbourne.
Il progetto avrà la durata di 4 anni e creerà una rete globale di scambi di scienziati per eseguire ricerche sulle malattie dei tendini, delle cartilagini e delle ossa. Il suo obiettivo è quello di aumentare le conoscenze sui meccanismi coinvolti nell’insorgenza delle malattie di questi tessuti, allo scopo di identificare nuovi bersagli per terapie.
I giovani ricercatori coinvolti nel progetto si avvicenderanno fra le istituzioni partecipanti per perfezionare la loro formazione interdisciplinare. Tutti i laboratori coinvolti hanno un’eccellente reputazione internazionale, sono equipaggiati con attrezzature moderne ed hanno accesso a centri interdipartimentali di grande rilievo.
Lo scopo a lungo termine di Rubicon è di formare una nuova classe di giovani scienziati, che possano sviluppare ricerche innovative e creare solide collaborazioni fra i Paesi coinvolti.
A coordinare l’importante progetto scientifico sarà Anna Maria Teti, docente di Istologia presso il Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche dell’Università dell'Aquila, diretto dal professor Edoardo Alesse.
“Il lavoro che ci attende non sarà facile” ha dichiarato la Professoressa Teti “ma siamo molto fiduciosi sia per la nostra pregressa esperienza nel coordinamento di un precedente progetto dal titolo ‘Interbone’, che si è concluso con successo a metà del 2015, sia per la partecipazione a ‘Rubicon’ di alcune fra le migliori istituzioni internazionali. I nostri giovani ricercatori sono entusiasti di partecipare a questo progetto e certamente al termine della loro esperienza avranno acquisito tutte le conoscenze scientifiche e tecniche necessarie per il loro inserimento nelle università e nei centri di ricerca italiani”.
Anche il Professor Alesse si ritiene molto soddisfatto della selezione di ‘Rubicon’ da parte della Commissione Europea: “Questa iniziativa è davvero lodevole e potrà garantire l’eccellenza della ricerca scientifica futura, in Italia e, soprattutto, a L’Aquila. Riteniamo che tramite ‘Rubicon’ i nostri giovani possano raggiungere livelli tecnologici straordinari, consoni alle nuove sfide internazionali che richiedono progetti di alta innovazione ed impatto socio-economico. Noi desideriamo che essi rientrino nei nostri laboratori dopo un periodo di addestramento all’estero e ‘Rubicon’ è stato progettato proprio per questo scopo”.