Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 17 Mag 2025

di Adriana Spera

L’annosa e delicata vicenda della banca del germoplasma, di cui Il Foglietto si è più volte occupato,

da ultimo con l’articolo del 24 novembre scorso dal titolo “La procura dissequestra il germplasma”, nei giorni scorsi ha fatto registrare un clamoroso colpo di scena: l’esonero di Pietro Perrino da custode giudiziario “della documentazione e del materiale genetico vegetale su cui ancora permane il sequestro”.

A firmare il provvedimento il 10 febbraio è stato il procuratore aggiunto della procura di Bari, Pasquale Drago, che ha accolto un’istanza presentata dall’Avvocatura dello Stato per conto del Cnr, e ha affidato l’incarico a Domenico Pignone, attuale direttore dell’Igv.

La decisione della Procura del capoluogo pugliese, secondo la quale solo al Cnr deve essere “attribuita la piena e integrale responsabilità della conservazione  del patrimonio genetico vegetale”, si basa su due valutazioni del pubblico ministero: la prima, è legata all’anagrafe, in quanto - scrive il P.M. - Pietro Perrino, già dipendente del Cnr (dirigente di ricerca ed ex direttore  dell’Igv, ndr) risulta da tempo collocato in quiescenza; la seconda, di natura organizzativa, perché - sottolinea il procuratore - “la permanenza all’interno di tali strutture di persona non legata all’Ente da vincoli di dipendenza organica ha già creato in passato e continua a creare problemi di compatibilità e di coordinamento potenzialmente pregiudizievoli per la corretta gestione delle attività scientifiche e tecniche affidate alla responsabilità dell’istituto”.

Eppure, non più di quattro mesi fa, il procuratore aggiunto Marco Dinapoli (dal 28 ottobre a capo della Procura di Brindisi), nell’ordinare la restituzione al Cnr delle camere di conservazione e del germoplasma, aveva confermato il sequestro dei “campioni di riferimento”, affidandone la custodia proprio a Perrino, il quale, secondo il P.M., aveva maturato “una specifica e comprovata esperienza, unica in materia per quanto risulta agli atti”.

Pietro Perrino, raggiunto dal Foglietto, ha così commentato la decisione del nuovo titolare dell’inchiesta:”Prendo atto non senza rammarico della decisione. Ritengo di avere assolto al mio incarico nel rigoroso rispetto della legge e nell’interesse supremo della comunità, essendo il germoplasma un bene dell’umanità. Preciso che la mia custodia aveva ad oggetto solo i campioni di riferimento, vale a dire le prove raccolte dal Ctu nel corso dell’indagine penale, tuttora in corso, e non anche documentazione”.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Addio a Teresa Vergalli, “staffetta partigiana”

Stamane è morta Teresa Vergalli. L'Anpi la ricorda come "staffetta partigiana" col nome di...
empty alt

Efficacia farmaci chemioterapici misurata in tempo reale con sensore bioriassorbibile

Un biosensore ultrasottile e bioriassorbibile, impiantabile su un sito tumorale è in grado di...
empty alt

Il debito pubblico Usa marcia verso l’insostenibilità

Una frase fra le tante, infilate in un pregevole studio del NBER (National Bureau of Economic...
empty alt

“Reinas”, un film che si svela e si fa amare poco a poco

Reinas, regia di Klaudia Reynicke, con Abril Gjurinovic (Lucia), Luana Vega (Aurora), Jimena...
empty alt

Dallo studio del sonno delle api sorprendenti risultati

Così diverse, così uguali. Le api con l’impollinazione svolgono un ruolo strategico per...
empty alt

Plastic Free Onlus: “Al bando gli ombrelloni hawaiani in rafia sintetica”

Un problema nascosto, ma devastante per l’ambiente: gli ombrelloni hawaiani in rafia sintetica...
Back To Top