Come oggi, il 21 giugno del 1970, cadde di domenica. Ma era una giornata speciale, destinata a rimanere viva nella mia memoria, a distanza di cinquant’anni, come se fosse ieri: la finale Italia-Brasile dei campionati del mondo di calcio (coppa Rimet) che si giocavano in Messico.
L’Italia veniva dall’indimenticabile semifinale vinta per 4 a 3 ai supplementari contro la Germania.
La prima parte del filmato fu girato in Super8 da mio padre e riprende l’ultimo allenamento della nazionale italiana allo stadio Stella Polare di Ostia, prima della partenza per il Messico, e il carosello di auto nelle strade del centro di Ostia (viale della Marina, di fronte all’allora cinema Superga), la mattina della finale, in un clima di euforia calcistica collettiva mai visto prima.
Segue la cronaca della partita, con il commento di Nando Martellini allo stupendo gol di Pelè, che aprì le danze da par suo. Ecco come lo descrisse Gianni Brera: “Pelé viene cercato da Rivelino in cross: stacca come se veramente si calasse da un alto ramo di baobab o di sicomoro: dà anche l' impressione di fermarsi un istante in aria aspettando l'impatto: Albertosi - già fuori con la testa in semifinale - non pensa affatto di uscire: né il granitico Burgnich sente l' impulso di roteare malignamente un braccio teso all' indietro (come accenna soltanto): la palla non viene schiacciata da Pelé: entra allegramente in rete sfiorando la traversa, ed è l' 1-0”.
A nulla valse il momentaneo pareggio di Boninsegna e la partita finì 4-1 per i ‘carioca’, che imposero il gioco superiore di una squadra di fenomeni.
Il video è accompagnato da Ossessione ’70, la bossa nova scritta per l’occasione da Fausto Cigliano, che nel testo ricorda la staffetta Mazzola-Rivera che alimentò una lunga polemica calcistica e provocò un’aspra contestazione dei tifosi all’aeroporto di Fiumicino, al ritorno dei vice campioni del mondo.
Italia-Brasile 1970 - 50 anni dopo (il video)
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