di Biancamaria Gentili
Se, per Luciano Maiani, la parola d’onore dopo trent’anni scade (vedere Il Foglietto n. 25/2009), vi è da ritenere che, secondo lo stesso presidente del Cnr, gli impegni assunti con un protocollo d’intesa vengano meno dopo quattro mesi.
Tanto, infatti, è passato da quando, il 2 luglio scorso, il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e il numero uno dell’ente di piazzale Aldo Moro, sottoscrissero un’intesa per realizzare nelle tre Università Calabresi di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria altrettanti poli di ricerca Cnr.
L’accordo prevede che a fronte di investimenti milionari della Regione per la costruzione di edifici ad uso del Cnr, lo stesso s’impegni ad investire in strumentazione scientifica e dotazione di personale per dette strutture.
Così, nei giorni scorsi, il Cnr ha approvato il piano assunzioni per il triennio 2010-2012, ai sensi del Dpcm 26-10-2009, riservando 1 posto di tecnologo e 4 di tecnico, su un totale di 255 posizioni, per i 3 Istituti e le 9 strutture che operano in Calabria. Il 2%: una miseria, che sembrerebbe confermare quanto evidenziato dal Foglietto all'indomani dell’accordo.
Delle due l’una o Maiani ritiene non più vincolante l’impegno assunto con Scopelliti oppure l’annunciato potenziamento delle risorse umane era proprio di 5 unità.
Ora Regione Calabria e comunità Cnr attendono di conoscere la consistenza degli investimenti in strumentazione scientifica. Ma se il buongiorno si vede dal mattino...