Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 06 Dic 2025

di Roberto Tomei

Dopo una pausa di soli tre mesi, è tornato a riunirsi il 10 ottobre scorso il cda dell’Istat che, con una sintesi, sempre più liofilizzata, ha reso nota la recente approvazione da parte del governo del decreto legge “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, in corso di pubblicazione in Gazzetta.

Innanzitutto la notizia, che finora l’Istat aveva ignorato, che riguarda la soppressione della Commissione per la garanzia dell’informazione statistica (Cogis) e l’istituzione di una nuova la cui organizzazione e le cui funzioni sono in tutto e per tutto identiche alla precedente.

Unica differenza, tutt’altro che rilevante, è l’integrazione della denominazione, dato che la garanzia della informazione statistica diventa ora garanzia della qualità della informazione stessa.

Da notare che la notizia della scomparsa della Cogis, comunicata solo ora in via ufficiale dall’Istat, era stata data tempestivamente ed esclusivamente dal Foglietto sin dall’11 settembre scorso.

Pertanto, morta la Cogis, viva la Cogis!

Ma non è tanto questa la (non) notizia, quanto il fatto che nel pubblicando decreto legge è prevista l’ennesima riorganizzazione dell’ultraottuagenario ente di via Balbo, che ciclicamente viene sottoposto a lifting che finora però non hanno attenuato le profonde rughe, che continuano a vedersi tutte.

L’ultimo restyling statistico, infatti, risale appena al 2010, con il dpr 166, presentato come la panacea di tutti i mali e il viatico per la statistica ufficiale del terzo millennio.

Il nuovo intervento da parte del governo dovrebbe prendere corpo, sotto forma di regolamento ex art. 17 della legge 400/88, entro 90 giorni dalla conversione in legge del decreto.

Attesa l’indeterminatezza e la genericità dei principi e dei criteri direttivi della delega contenuta nel decreto di cui sopra, il timore è che ci si possa trovare di fronte a un nuovo riassetto che, anziché migliorare la organizzazione dell’Istat e del sistema statistico nazionale, finisca per peggiorarla, come già accaduto con il dpr 166/2010.

Ma vi è di più.

In una materia così intricata potremmo sbagliarci, ma ci sembra di ricordare che la dottrina sia concorde nell'affermare che un decreto legge può prevedere soltanto regolamenti di esecuzione e non di delegificazione, come invece accade nel nostro caso.

Di certo, quando un esecutivo, come l'attuale, non sta mai fermo ed emana tanti decreti, è facile che possa incorrere in qualche svista, anche se c'è chi pensa che, a differenza di quel che accadeva prima, ai professori si permetta di tutto e di più.

Sia come sia, l'urgenza di riformare (un anno sì e l'altro pure) la statistica ufficiale è, comunque, sotto gli occhi di tutti e magari c'è anche qualche spread tra la nostra e la statistica tedesca di cui non ci hanno fatto sapere niente solo per carità di patria. Insomma non c'è da perdere tempo.

Avanti tutta.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
empty alt

Il "Big Beautiful Bill Act" di Trump fa esplodere il debito pubblico Usa

Un corposo paper pubblicato di recente dal NBER ci mette nella condizione di comprendere meglio...
empty alt

UniTrento ospita seminario su “Migrazioni, salvataggi in mare e geografie del Mediterraneo”

Un mare che unisce e divide, che accoglie e respinge, che salva e troppo spesso inghiotte: il...
empty alt

“The Teacher”, film di lotta ispirato a fatti reali sulla tragica realtà palestinese

The Teacher, regia di Farah Nabulsi, con Saleh Bakri (Basem El-Saleh), Imogen Poots (Lisa),...
empty alt

La sfida di Schlein a Meloni? Iniziativa inopportuna

La Schlein lancia la sua sfida a Giorgia Meloni: vengo ad Atreju se a sfidarmi sei tu Giorgia....
empty alt

Ponte sullo Stretto, rese note le motivazioni del disco rosso della Corte dei conti

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data...
Back To Top