Con un recente provvedimento, la Fondazione Monasterio con sede a Pisa - che con un’apposita “convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) promuove … la realizzazione di sinergie volte a potenziare le opportunità di ricerca di entrambe le Istituzioni” - ha deciso di comandare presso l’Istituto di Fisiologia Clinica (Ifc) dello stesso Cnr, anch’esso ubicato nella città della Torre pendente, una propria unità di personale.
Si tratta di un assistente amministrativo, il cui compito sarà (o, forse, già lo è) quello di supportare l’ufficio dell’Ifc, che svolge anche per la Fondazione attività di scouting e counseling.
Al di là del fatto che l’Ifc annovera nel proprio organico di Pisa 11 figure amministrative, oltre quella del segretario amministrativo, su un totale di 250 dipendenti, ciò che ha suscitato perplessità è la mancata ufficializzazione (ad oggi) da parte del Cnr del “prestito” ricevuto. Eppure, lo stesso Cnr diventerà (o è già diventato) il nuovo datore di lavoro dell’assistente già in forze alla Fondazione.
E’ noto, infatti, che a deliberare sui comandi di personale dal Cnr verso altre istituzioni pubbliche/private o viceversa è il consiglio di amministrazione, per cui non si capisce perché, nel caso in esame, il massimo consesso dell’ente di piazzale Aldo Moro non sia stato investito della questione.
Ad oggi, infatti, ad essersi occupato del comando sarebbe stato all’inizio di ottobre soltanto il consiglio di istituto dell’Ifc che, a seguito di motivate contestazioni mosse al suo interno, avrebbe deciso di limitare l’attività dell’assistente amministrativo comandato ai soli progetti comuni tra lo stesso Ifc e la Fondazione.
Ma a questo punto c’è chi si è chiesto: in caso di contrasti tra le due istituzioni, il dipendente in posizione di comando da che parte starà, dal momento che, a quanto pare, a pagargli lo stipendio continuerà ad essere – salvo prova contraria – la Fondazione?