Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 05 Dic 2025

Il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Massimo Inguscio, ha meditato 19 mesi prima di mettere all’ordine del giorno del cda la nomina del suo vice che è prevista dallo statuto dell’ente.

Eppure, logica e buonsenso avrebbero voluto che la predetta nomina fosse tra i primi adempimenti del consiglio di amministrazione targato Inguscio.

Ma, sia come sia, il vuoto è stato colmato lo scorso 26 settembre, quando l’odg della seduta del cda finalmente ha previsto, al punto 5, la nomina tanto attesa.

Quanti si aspettavano che – data la solennità dell’evento – il consesso non solo fosse vestito a festa ma anche al gran completo, è rimasto profondamente deluso perché nell’Aula Fermi di piazzale Aldo Moro, all’ora canonica (le 14:30), si sono ritrovati soltanto in tre: il presidente Inguscio e i consiglieri Tommaso Edoardo Frosini e Vito Mocella. Assenti, invece, i consiglieri Roberto Lagalla e Gloria Saccani Jotti.

Tra i più attenti ai lavori del cda, si era subito sparsa la voce che la nomina del vice presidente sarebbe stata rinviata ad altra seduta, quando il consiglio sarebbe stato a ranghi compatti e, con voto unanime, avrebbe potuto dare l’autorevolezza che merita alla figura del vice presidente del più grosso ente di ricerca del Paese.

Nulla di tutto questo, perché il punto 5 all’odg, nonostante l’assenza di due consiglieri, è stato trattato, dal momento che, come leggesi nella deliberazione n. 116/2017, il cda “considerata la proposta del Presidente …”, all’unanimità dei presenti, ha nominato vice presidente il Prof. Tommaso Edoardo Frosini, al quale, evidentemente sono andati tre voti: quello del presidente Inguscio, quello del consigliere Mocella e il suo.

Se è vero che, da un lato, la nomina di Frosini ha colmato un vuoto istituzionale che, immotivatamente, si protraeva da quasi due anni, dall’altro, stando ai rumors che echeggiano ai piani nobili della sede centrale dell’ente, avrebbe provocato una spaccatura all’interno del cda, che giustificherebbe almeno una delle due assenze registrate alla seduta del 26 settembre.

Il consigliere Lagalla, già Rettore dell’Università di Palermo, infatti, secondo i soliti maligni che certamente non mancano a piazzale Aldo Moro, non avrebbe disdegnato l’investitura al posto di Frosini, trattandosi di un prestigioso incarico che, nell’immediato, lo stesso Lagalla avrebbe potuto “esibire” nel corso della campagna elettorale per la Regione Sicilia, all’esito della quale – secondo notizie di stampa – in caso di successo del centro-destra, egli ambirebbe a tornare al vertice dell’assessorato alla Sanità, che ha già guidato nell’era Cuffaro.

Ma, sicuramente, tra poco più di due anni, quando Inguscio avrà terminato il suo primo mandato, Lagalla, nella veste di vice presidente, avrebbe potuto aumentare, e non di poco, le sue chance per diventare il n. 1 di piazzale Aldo Moro.

Sono in tanti a chiedersi se è stato per questo che Inguscio, il 26 settembre scorso, pur in presenza di un cda “zoppo”, orfano di due consiglieri, ha preferito tirare dritto, eleggendo un vice presidente col voto unanime dei presenti!

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
empty alt

Il "Big Beautiful Bill Act" di Trump fa esplodere il debito pubblico Usa

Un corposo paper pubblicato di recente dal NBER ci mette nella condizione di comprendere meglio...
empty alt

UniTrento ospita seminario su “Migrazioni, salvataggi in mare e geografie del Mediterraneo”

Un mare che unisce e divide, che accoglie e respinge, che salva e troppo spesso inghiotte: il...
empty alt

“The Teacher”, film di lotta ispirato a fatti reali sulla tragica realtà palestinese

The Teacher, regia di Farah Nabulsi, con Saleh Bakri (Basem El-Saleh), Imogen Poots (Lisa),...
empty alt

La sfida di Schlein a Meloni? Iniziativa inopportuna

La Schlein lancia la sua sfida a Giorgia Meloni: vengo ad Atreju se a sfidarmi sei tu Giorgia....
empty alt

Ponte sullo Stretto, rese note le motivazioni del disco rosso della Corte dei conti

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data...
Back To Top