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- di Sara Sesti
Il 10 luglio del 1976 una nube di diossina si sprigionò dal reattore B dello stabilimento dell’ICMESA Givaudan di Meda, al confine del comune di Seveso, in provincia di Milano.
Il 10 luglio del 1976 una nube di diossina si sprigionò dal reattore B dello stabilimento dell’ICMESA Givaudan di Meda, al confine del comune di Seveso, in provincia di Milano.
Grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto il 14 giugno scorso dal presidente dell’Osservatorio Dieta Mediterranea, Vito Amendolara, e dalla Direzione scolastica regionale per la Campania, guidata da Luisa Franzese, dal prossimo anno scolastico in alcune scuole del primo ciclo (elementari e medie) della Campania, tra le materie di studio entrerà a far parte, in via sperimentale, l’Educazione Nutrizionale e Ambientale.
Parole, parole… parole cantava una disincantata Mina nel lontano ’72. Gli italiani oggi, invece, grazie anche a mezzi di informazione, che parlano sempre più con un’unica voce, sono come incantati da parole sempre più abusate (ed usate inappropriatamente) come resilienza, transizione ecologica, decarbonizzazione. Parole che sembrano prometterci un futuro luminoso.
Ci sono vari processi di primo grado in corso a Rieti, in relazione ai crolli avvenuti in occasione del terremoto del 24 agosto 2016. Dopo la conclusione di quello per le palazzine ATER di Amatrice a febbraio scorso, pochi giorni fa è stata emessa la sentenza per il crollo della vela del campanile di Accumoli, quello che avrebbe provocato la morte di una famiglia di quattro persone che risiedeva nella sottostante abitazione di proprietà del Comune. A differenza dell’altro processo tutti gli imputati, compreso l’ex sindaco e l’ingegnere incaricato dalla Curia, sono stati assolti: per tutti i sette imputati il PM aveva chiesto sei anni di reclusione. Può essere interessante osservare che la Curia di Rieti, proprietaria della vela campanaria, non era compresa nei rinvii a giudizio.
"La Repubblica tutela l'ambiente e l'ecosistema, protegge la biodiversità e gli animali, promuove lo sviluppo sostenibile, anche nell'interesse delle future generazioni": questa è la breve frase da aggiungere all'articolo 9 della Carta, che sancisce la promozione dello sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione.
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