Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 05 Dic 2025

di Adriana Spera

Manovra dopo manovra ci sono due sole certezze: le misure adottate non bastano a risolvere il problema del debito pubblico né a portare il sistema economico italiano fuori dalla crisi.

Proposte e controproposte dimostrano lo stato confusionale del governo e la sua subalternità al sistema bancario e alla Confindustria. Maggioranza e opposizione in gara per accattivarsi i consensi dei poteri forti.

Ma se per la destra tale atteggiamento è comprensibile, in quanto in linea con la propria base elettorale, per il centro sinistra evidenzia, invece, un atteggiamento di casta.

Ma, se la politica naviga a vista, non sembrano più illuminate le parti datoriali e gli operatori finanziari. Per tutti (anche se qualcuno, come la Lega, fa melina per sopravvivere) un unico comune denominatore: l'inasprimento del sistema pensionistico come panacèa per sortire dalla burrasca. I membri delle commissioni lavoro di Camera e Senato, di ogni parte politica, si sono detti tutti favorevoli ad intervenire sulla previdenza. Le posizioni sono variegate.

Se il falco Cazzola (Pdl) propone la pensione a 65 anni per tutti e contributivo subito, il leghista Pini è favorevole a condizione che la riforma non sia inserita all'interno di altri provvedimenti di legge e che sconti per le donne almeno un anno a figlio.

In casa Pd, come sempre, convivono diverse scuole di pensiero. Se Marina Sereni si dice favorevole, a patto che ciò possa garantire pensioni decenti ai lavoratori più giovani, Tiziano Treu è per il contributivo e per l’innalzamento progressivo dell'età pensionabile fino ai 70 anni. Per Milana (Api) le pensioni d'anzianità vanno gradualmente abolite.

Mentre gli Stati Uniti adottano la ricetta Buffet (tassazione progressiva a prescindere dal tipo di reddito e patrimoniale) e rinvestono il gettito per abbattere il debito e produrre nuova occupazione, in Italia si continuano a sfornare provvedimenti che, deprimendo la domanda, impediscono sia un rilancio dell'economia che un maggior gettito per l'erario.

Confindustria, il maggior promotore del taglio delle pensioni e dell'innalzamento dell'età pensionabile, dimentica che un altro taglio ai redditi comporterà un'ulteriore contrazione dei consumi e quindi della produzione. In realtà, però, il suo obiettivo è quello di finanziarsi, il più a lungo possibile e a costo zero, col tfr dei lavoratori.

I sostenitori della solidarietà intergenerazionale meglio farebbero a mandare subito i genitori a casa, con pensioni decenti, per far posto ai figli.

E' l'unica soluzione che garantisce la sostenibilità del sistema pensionistico.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Il "Big Beautiful Bill Act" di Trump fa esplodere il debito pubblico Usa

Un corposo paper pubblicato di recente dal NBER ci mette nella condizione di comprendere meglio...
empty alt

Maud Menten: una legge al femminile

Tutti gli studenti di chimica e biochimica incontrano, prima o poi, l’equazione di...
empty alt

UniTrento ospita seminario su “Migrazioni, salvataggi in mare e geografie del Mediterraneo”

Un mare che unisce e divide, che accoglie e respinge, che salva e troppo spesso inghiotte: il...
empty alt

“The Teacher”, film di lotta ispirato a fatti reali sulla tragica realtà palestinese

The Teacher, regia di Farah Nabulsi, con Saleh Bakri (Basem El-Saleh), Imogen Poots (Lisa),...
empty alt

La sfida di Schlein a Meloni? Iniziativa inopportuna

La Schlein lancia la sua sfida a Giorgia Meloni: vengo ad Atreju se a sfidarmi sei tu Giorgia....
empty alt

Ponte sullo Stretto, rese note le motivazioni del disco rosso della Corte dei conti

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data...
Back To Top