E’ solo questione di giorni, se non addirittura di ore, e finalmente il governo dovrà gettare la maschera per quanto attiene al recupero giuridico e, in parte, anche economico, degli scatti stipendiali dei docenti e ricercatori universitari, bloccati per cinque anni, dal 2011 al 2015.
Vedremo, innanzitutto, se le dichiarazioni della ministra Fedeli "Troveremo le risorse per gli scatti di anzianità dei docenti universitari", più volte ribadite, si tradurranno in fatti concreti e, in caso positivo, se – oltre al recupero giuridico del maltolto, ci sarà anche un recupero parziale degli arretrati oppure una revisione degli stessi scatti, che, con un ritorno al passato, ridiventerebbero biennali (ora sono triennali), così da riottenere in futuro quanto perso in passato.
L’ottima riuscita dello sciopero - tuttora in corso, ideato dal Movimento per la dignità della docenza universitaria e messo in atto da oltre 10mila tra docenti e ricercatori - avrà sicuramente il suo peso, soprattutto in considerazione del fatto che nei palazzi del potere si respira da qualche settimana aria di elezioni politiche.