Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 05 Dic 2025

Quando pensiamo a un farmaco o a un vaccino, la prima cosa che ci viene in mente è la salute. Ma dietro ogni scoperta ci sono anche domande spinose: chi detiene i diritti? Chi decide chi può accedervi? E, soprattutto, la scienza deve rispondere solo alla logica del profitto?

La pandemia ci ha ricordato quanto il sistema attuale sia fragile: il potere resta saldamente nelle mani delle grandi industrie farmaceutiche e i brevetti, spesso, diventano barriere. Per cambiare davvero le cose, serve ripensare non solo le regole della proprietà intellettuale, ma anche il rapporto stesso tra ricerca e mercato.

Eppure, nella storia della scienza, non sono mancati esempi luminosi di chi ha scelto una strada diversa: non brevettare le proprie scoperte e metterle gratuitamente a disposizione di tutti.

Tre figure, in particolare, hanno incarnato questa scelta etica e rivoluzionaria: Marie Curie, Albert Sabin e Ilaria Capua.

Marie Curie, pioniera della fisica e della chimica, decise di non brevettare il processo di isolamento del radio. Voleva che la comunità scientifica potesse lavorarci liberamente, senza ostacoli. Un gesto di generosità che ha permesso a intere generazioni di ricercatori di progredire.

Albert Sabin, negli anni Cinquanta, mise a punto il vaccino orale contro la poliomielite. Avrebbe potuto diventare miliardario, e invece lo offrì al mondo intero, salvando milioni di vite.

Ilaria Capua, nel 2006, scelse la via della condivisione quando isolò il virus dell’aviaria. Invece di depositare i dati in un archivio riservato, li rese pubblici su GenBank, un database ad accesso libero. Una decisione che ha fatto scuola e che ancora oggi viene considerata un punto di svolta per l’open science.

La sua convinzione è semplice e potente: se una ricerca è finanziata con denaro pubblico, i risultati devono essere di tutti.

Oggi viviamo in un’epoca in cui la condivisione delle conoscenze è diventata la linfa vitale del progresso scientifico. Senza accesso libero ai dati, i grandi balzi in avanti degli ultimi decenni sarebbero stati impensabili.

Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, Ledizioni, Milano 2023.

Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
facebook.com/scienziateneltempo/
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Il "Big Beautiful Bill Act" di Trump fa esplodere il debito pubblico Usa

Un corposo paper pubblicato di recente dal NBER ci mette nella condizione di comprendere meglio...
empty alt

Maud Menten: una legge al femminile

Tutti gli studenti di chimica e biochimica incontrano, prima o poi, l’equazione di...
empty alt

UniTrento ospita seminario su “Migrazioni, salvataggi in mare e geografie del Mediterraneo”

Un mare che unisce e divide, che accoglie e respinge, che salva e troppo spesso inghiotte: il...
empty alt

“The Teacher”, film di lotta ispirato a fatti reali sulla tragica realtà palestinese

The Teacher, regia di Farah Nabulsi, con Saleh Bakri (Basem El-Saleh), Imogen Poots (Lisa),...
empty alt

La sfida di Schlein a Meloni? Iniziativa inopportuna

La Schlein lancia la sua sfida a Giorgia Meloni: vengo ad Atreju se a sfidarmi sei tu Giorgia....
empty alt

Ponte sullo Stretto, rese note le motivazioni del disco rosso della Corte dei conti

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data...
Back To Top