Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 05 Dic 2025

di Adriana Spera

Il giorno tanto atteso è giunto. Il Cav. ha fatto "un passo indietro" ma solo dopo aver finito di sfasciare un paese sempre più martoriato.

Siamo sicuri che ci sia da festeggiare? Non è una vittoria, non ha vinto la democrazia. Non sono stati né il malcontento popolare né l'opposizione parlamentare a rovesciare la situazione, ma un potere economico che non accetta più di esser rappresentato dall'uomo politico più vicino e si fa esso stesso potere politico.

L'operazione decisa dalla troika (Fmi, Unione europea e Bce), posta in essere come fossimo una repubblica presidenziale,  annulla gli spazi della politica e del controllo popolare sulle scelte di interesse generale. Si nega alla comunità la possibilità di cambiare e di determinare gli indirizzi del Parlamento e l'azione del Governo, attraverso il passaggio dalle urne.

Per prevenire il malcontento popolare sono scesi in campo i maggiori gruppi editoriali per convincere tutti della necessità di un governo tecnico. D'altronde, sono essi stessi realtà economiche dalle molteplici attività, in tutto legate alle banche private e alle oscillazioni della borsa. Lo stesso Berlusconi ha dato le dimissioni preoccupato più per la caduta libera del titolo Mediaset che dello spread.

Se si fosse voluti uscire dalla crisi, già dal 2008 l'Europa avrebbe dovuto varare la riforma del sistema bancario e finanziario.  Non l'ha fatto e ora si deve accollare i disavanzi e le ricapitalizzazioni necessarie alle banche per sopravvivere, tagliando le già esigue risorse destinate al welfare.Si tratta di un drenaggio di risorse che impedisce la ripresa.

Perciò chi crede che un governo tecnico - espressione di quel mondo della finanza che chiede di tagliare le pensioni, facilitare i licenziamenti, privatizzare i beni comuni - possa prendere provvedimenti equi, si sbaglia di grosso.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Il "Big Beautiful Bill Act" di Trump fa esplodere il debito pubblico Usa

Un corposo paper pubblicato di recente dal NBER ci mette nella condizione di comprendere meglio...
empty alt

Maud Menten: una legge al femminile

Tutti gli studenti di chimica e biochimica incontrano, prima o poi, l’equazione di...
empty alt

UniTrento ospita seminario su “Migrazioni, salvataggi in mare e geografie del Mediterraneo”

Un mare che unisce e divide, che accoglie e respinge, che salva e troppo spesso inghiotte: il...
empty alt

“The Teacher”, film di lotta ispirato a fatti reali sulla tragica realtà palestinese

The Teacher, regia di Farah Nabulsi, con Saleh Bakri (Basem El-Saleh), Imogen Poots (Lisa),...
empty alt

La sfida di Schlein a Meloni? Iniziativa inopportuna

La Schlein lancia la sua sfida a Giorgia Meloni: vengo ad Atreju se a sfidarmi sei tu Giorgia....
empty alt

Ponte sullo Stretto, rese note le motivazioni del disco rosso della Corte dei conti

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data...
Back To Top