Per non dimenticare: il 12 dicembre 1969, a Milano, una bomba nella Banca Nazionale dell'Agricoltura faceva una strage con 17 morti e 88 feriti.
Una congiura di Stato incolpò gli anarchici. Arrestato, innocente, l'anarchico Pietro Valpreda. Arrestato il ferroviere, innocente, Giuseppe Pinelli, che "volava" dalla finestra dal quarto piano della sede della questura. Morto.
Un magistrato parlò di "malore attivo". Solo 20 anni dopo si seppe che in quella stanza c'erano numerosi esponenti dei servizi segreti "Affari Riservati" , famigerati, venuti da Roma a gestire l'affare…
Da giovane mi sono battuto per la verità assieme a tantissimi giovani, intellettuali, artisti come Dario Fo e Franca Rame: Valpreda è innocente, la strage è di Stato. Miei coetanei ebbero seri problemi giudiziari per aver detto o scritto quelle parole. Io li ho sfiorati più volte.
Vent’anni dopo, il Presidente Cossiga disse: «ma si sa che fu strage di Stato!». Ad oggi, dopo oltre mezzo secolo, la verità su mandanti, massoneria, fascisti, servizi segreti non è emersa pienamente in sede giudiziaria.
Scrivo perché resti viva la memoria e per amore della verità e della Costituzione. La strage fu di Stato. L'ho scritto su volantini che ho distribuito a decine di migliaia, su manifesti che ho affisso, distribuendo il giornale "Processo Valpreda", l'ho detto nelle piazze, con comizi, nelle trattorie popolari, all'università con la chitarra, da cantastorie, cantando la ballata di Pinelli: "Quella sera a Milano era caldo…".
Giovanni Damiani
Presidente G.U.F.I. - Gruppo Unitario Foreste Italiane
Già Direttore di Anpa e già Direttore tecnico di Arta Abruzzo