Redazione
Il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per una gestione pubblica dell'acqua in quanto essa è bene comune e diritto umano universale.Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato attuazione le camere non hanno neppure preso in esame la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua continua. Ad esclusione del Comune di Napoli tutti gli altri continuano a gestire i servizi idrici attraverso S.p.A. che ricavano consistenti profitti dalla tariffa.
Il Governo, celandosi dietro i diktat europei, ha dato l’avvio ad una nuova stagione di privatizzazioni mediante l’applicazione immediata del famigerato ”Decreto Ronchi” abrogato dal referendum. La privatizzazione dei servizi pubblici combinata con l’inasprimento della precarizzazione previsto sempre dal medesimo provvedimento non faranno altro che peggiorare le condizioni dell’economia.
Per chiedere il rispetto della volontà popolare e dei diritti costituzionali popolo dell’acqua tornerà in piazza il prossimo 26 novembre e invita tutte e tutti a costruire una grande e partecipata manifestazione nazionale.
IL 26 NOVEMBRE IN PIAZZA PER L’ACQUA. I BENI COMUNI E LA DEMOCRAZIA
PER IL RISPETTO DELL'ESITO REFERENDARIO, PER UN'USCITA ALTERNATIVA DALLA CRISI
Roma, ore 14.00 – Roma Piazza della Repubblica