Comunicato stampa
In riferimento alle notizie apparse sulla stampa riguardo allo scioglimento dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS, USI RdB Ricerca, sezione di Trieste, manifesta la sua contrarietà a tale ipotesi.
Si sottolinea che considerare come inutile questo ente di ricerca, non a caso nato in una regione ad alto rischio sismico e geologico, è quanto meno inopportuno in quanto si azzererebbero le eccellenze che tale ente ha sviluppato negli anni e che sono fondamentali per lo studio e il monitoraggio di un territorio ad alta rischiosità come quello italiano.
Senza sottacere le importanti attività che l'ente sta portando avanti in diversi ambiti strategici nazionali ed internazionali, quali lo stoccaggio della CO2, ricerche sismologiche ed in geofisica applicata nonché in oceanografia. Va messo in evidenza che tale provvedimento, se verrà così approvato, non porterà un sostanziale risparmio economico, in quanto i lavoratori precari, che rappresentano quasi la metà del personale, sono finanziati da fondi non istituzionali.
Si auspica, quindi, che il governo riveda le sue scelte e non privi il territorio regionale di un’importante istituto scientifico.
Trieste, 27 maggio 2010
U.S.I. / RdB – Ricerca
Coordinamento Nazionale
dr. Laura Pasquini
COMUNICATO DELL’ASSEMBLEA PERMANENTE
DEI LAVORATORI DELL’OGS
Il personale dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica
Sperimentale - OGS ha deciso di riunirsi in assemblea permanente a partire
dalle 18 del 27 maggio per denunciare il provvedimento nascosto nelle
pieghe della manovra finanziaria ora in discussione.
E’ infatti prevista la soppressione del nostro Ente per accorparlo al
CNR proprio nel momento in cui il processo di riordino in atto, la cui
conclusione è fissata per agosto, sta ridefinendo le finalità e gli
statuti di tutti gli enti di ricerca per razionalizzarne attività e
risorse.
Il frettoloso e ingiustificato accorpamento ad un altro ente rischierebbe
di vanificare tale processo e di compromettere efficienza ed operatività
dell’OGS, mettendo a rischio la prosecuzione dei numerosi progetti di
rilevanza nazionale ed internazionale, anche di provenienza industriale.
L’OGS, infatti, è un ente di eccellenza nella ricerca geofisica,
sismologica, oceanografica, di geologia e biologia marina, con ricadute in
campo ambientale e nella ricerca delle risorse energetiche. In virtù di
queste competenze l’OGS si finanzia per quasi il 50% del suo bilancio
attraverso molteplici attività che coinvolgono anche 110 precari
altamente qualificati, senza costi aggiuntivi per lo Stato.
L’assemblea chiede che il provvedimento riguardante l’OGS, contenuto
nella manovra finanziaria venga stralciato e che non venga interrotto il
processo di riordino, avviato dal ministero della ricerca, che tiene
giustamente conto delle specificità di tutti gli enti.