Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 02 Mag 2024

L’invenzione del diritto di Paolo Grossi, Editore Laterza, Roma-Bari, 2017, pp.214, euro 24.

Recensione di Roberto Tomei

Il libro che qui si presenta raccoglie una serie di interventi recenti, presentati in sedi accademiche e istituzionali, dal grande storico e giurista Paolo Grossi, attuale presidente della Corte Costituzionale. Con essi, l’autore ci offre un’ulteriore elaborazione della sua riflessione sull’origine e la natura del diritto nella pos-modernità, ossia l’epoca in cui viviamo, ma che dura ormai da più di cent’anni, avendo avuto inizio sul finire del XIX secolo.

L’orizzonte ermeneutico in cui si muove l’autore è soprattutto, ma non solo, quello tracciato da Santi Romano, in particolare ne L’ordinamento giuridico, libro apparso nel 1918, indubbiamente la più “penetrante revisione teorico-giuridica sulla essenza del diritto” nella pos-modernità. Secondo Grossi, è proprio “in questo fertile e sostanziosamente nuovo clima pos-moderno che si situa fedelmente la Costituzione italiana del 1948”, testimonianza tra le più espressive del diritto quale risultato di una “invenzione” (termine da intendere in senso etimologico, secondo il significato dell’invenire latino), cioè come qualcosa che si deve cercare e trovare nelle radici di una civiltà, nel profondo della sua storia, nell’identità più gelosa della sua coscienza collettiva.

E’ una Costituzione, la nostra, che, collocandosi tra quelle del secondo momento costituzionalistico, quello pos-weimariano, opera una lettura attenta della dinamica sociale, così come la vive nella sua esistenza quotidiana il comune cittadino. Dalla Carta traspare, infatti, chiaramente la “priorità storica e logica della persona umana sullo Stato e, di conseguenza, priorità storica e logica del diritto sulla legge”. Si lascia così ai giuristi un compito inventivo che, fuori da “immobilizzanti mitologie, ossia dal culto acritico di una legge perché è legge, prescindendo completamente dai suoi contenuti”, sta egregiamente svolgendo innanzitutto la Corte costituzionale.

Ma, accanto a quello della Corte Costituzionale, l’autore sottolinea altresì l’importante ruolo svolto dal giudice civile, più difficile di quello del vecchio iudex sub lege della modernità, “giacché egli è diventato il più autentico garante della crescita di un ordinamento giuridico, della sua perenne storicità e, pertanto, della sua salutare coerenza al divenire sociale”. Per la riscoperta di tale ruolo inventivo, spiega Grossi, hanno avuto rilievo assai incisivo tre eventi verificatisi nella seconda metà del Novecento: oltre l’inserimento del testo della Costituzione nella positività giuridica italiana, la sempre maggiore osmosi fra i due universi di civil law e di common law e, infine, il progrediente cammino dell’Europa nella difficile costruzione, tuttora in corso, di un diritto privato sovranazionale.

Attraverso questi “ultima verba”, Grossi (autore di cui ho già apprezzato altri libri) ci fornisce così un vivido affresco del diritto, come di un qualcosa che non piove dall’alto, ma che si trova nelle radici di una civiltà, nel profondo della sua storia.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

Il silenzioso ritorno della lontra nelle Alpi. Al MUSE incontro con lo zoologo Luca Lapini

L'ultimo appuntamento di “Incontri al museo per parlare di fauna”, in programma il prossimo 8...
empty alt

Ricerca UniPi: nuovo metodo di bonifica estrae più metalli pesanti dal fondo marino

L'Università di Pisa ha messo a punto nuovo sistema di decontaminazione per rimuovere i metalli...
empty alt

“Assalto a San Lorenzo”, una strage nascosta dai fascisti arrivati al potere

Assalto a San Lorenzo - La prima strage del fascismo al potere, di Gabriele Polo, con prefazione di...
empty alt

Ex base Nato di Monte Giogo, presto in concessione al Parco nazionale dell’Appennino

La Direzione toscana del Demanio ha ufficialmente comunicato al Parco nazionale dell’Appennino...
empty alt

“Confidenza”, il film della settimana proposto dal Foglietto

Confidenza, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone (Edito da Einaudi), regia di Daniele...
empty alt

“Università e militarizzazione” ovvero “Il duplice uso della libertà di ricerca”

Università e militarizzazione – Il duplice uso della libertà di ricerca di Michele Lancione – Eris Edizioni...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top