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Mercoledì, 08 Mag 2024

ingv conflittiIl 28 settembre scorso, in occasione della seduta n. 491 della Camera dei Deputati, l’on. Giancarlo Giordano ha presentato una interrogazione a risposta scritta (n.4-10519), in merito a presunti conflitti di interesse che riguarderebbero l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Di seguito, riportiamo il testo integrale dell’atto di sindacato ispettivo, al quale dovranno rispondere gli interrogati.

GIANCARLO GIORDANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
con il decreto legislativo n. 381 del 29 settembre 1999, è stato istituito l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), con annesse disposizioni concernenti gli enti di ricerca, quale ente non strumentale, avente personalità giuridica di diritto pubblico, con una propria autonomia scientifica, amministrativa, finanziaria e organizzativa;

all'articolo 2 del suddetto decreto, al capo «a)» si indica, tra l'altro, che l'INGV promuove ed effettua, anche nell'ambito dell'Unione Europea e di organismi internazionali, attività di ricerca nel campo delle discipline geofisiche e della vulcanologia, compreso quelle attinenti l'ampio spettro della prevenzione dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche, anche in collaborazione con università e con altri soggetti pubblici e privati nazionali e internazionali;
sempre nel succitato decreto, articolo 2 comma 2, si precisa che l'INGV è componente del Servizio nazionale della Protezione Civile e per le sue attività operative di studio e ricerca sono svolte attraverso un regime di convenzione con il Dipartimento della protezione civile;

questo istituto contempla, tra le sue possibilità, l'opportunità di concludere delle convenzioni con strutture pubbliche, ma anche private, anche sotto forma di attività di consulenza che si rivelano delle vere e proprie operazioni aziendali di natura commerciale, utili alla finanziarizzazione dell'ente;

tra le numerose attività che hanno prodotto convenzioni, partenariato, incarichi di servizio e contratti di collaborazione, dietro corrispettivo di finanziamenti o compensi all'INGV, ve ne sono diversi di particolare rilievo, stipulati con enti pubblici e privati, tra i quali si segnalano:

Itw & LW – Geotermia s.p.a;
Scuola edile spezzina;
Autorità portuale di La Spezia;
Gem Fudation;
Enel ingegneria e ricerca s.p.a;
Enel Servizi;
Petroleo Brasiliero S.A;DLR German Eurospace Center;
Regione Sicilia;
Total E. & P. Italia s.p.a;

nell'ambito del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi, denominato «Nusco» l'attività di esplorazione relativamente al pozzo situato in Irpinia e denominato «Gesualdo» è svolta dalla società «Compagnia generale Idrocarburi – CO.GE.ID. S.p.A.» con sede legale in Roma alla via Cavour n. 44;

la suddetta società petrolifera è stata oggetto di una formale richiesta avanzata dalla regione Campania, con nota protocollare 2013.0251404, con la quale si chiedevano chiarimenti di merito al fine di perfezionare la procedura della relativa Valutazione di Impatto Ambientale;

in particolare la regione Campania al fine di determinare lo stato vibrazionale «ante operam» proponeva alla suddetta società di idrocarburi di concertare con l'ente locale e l'INGV l'installazione di una rete di registrazione sismica locale da rendere operativa almeno 30 giorni prima, dell'avvio della cantierizzazione del pozzo di trivellazione;

sempre la regione Campania invitava il soggetto attuatore della ricerca esplorativa ad attivare forme di collaborazione con l'INGV finalizzata a valorizzare le conoscenze acquisite;

la società CO.GE.ID. s.p.a a sua volta chiedeva, attraverso una comunicazione del 5 luglio 2013, all'INGV di voler confermare modalità, termini e condizioni di una eventuale collaborazione finalizzata a corrispondere a quanto richiesto dalla regione Campania, rendendosi immediatamente disponibili ad attivare un tavolo tecnico di lavoro;

sempre nella medesima comunicazione si chiedeva, inoltre, alla regione Campania di esprimersi in ordine al ruolo e all'estensione del coinvolgimento dell'INGV e al merito delle congruità tecnico-operative del programma di collaborazione;

l'INGV di Grottaminarda (Avellino) con l'ausilio dell'Amra (Centro di competenza per l'analisi del monitoraggio del rischio ambientale), di Bigea (Università di Bologna) e della Biogem, una società consortile tra Cnr e vari altri enti, tra i quali la Camera di commercio di Avellino e la Comunità montana dell'Ufita, nonché il «Petroleum Institute» di Abu Dhabi, hanno organizzato un campo scuola di formazione estivo che si è tenuto a Grottaminarda (Avellino) dal 2 all'8 agosto 2015 e aperto, come si legge dal bando rigorosamente in inglese, a 20 studenti di varie nazionalità con un costo di iscrizione pari a 500.00 euro;

le tipologie di studi che saranno svolti in loco saranno utilizzati in sistemi, come quello dei vibrosies, utilizzati anche dalle compagnie petrolifere in occasione dei cosiddetti «rilievi sismici», e cioè quella fase che di solito preclude la scelta per l'ubicazione di un pozzo;

a conforto di quanto esposto sono le parole del professor Benedetto De Vivo – ordinario in geochimica ambientale presso l'Università di Napoli Federico II e Adjunct professor presso Virginia Tech, Blacksburg, VA, USA il quale, in un'intervista rilasciata a un organo di informazione scientifica on line afferma: «... che l'INGV sia l'organo tecnico al quale la Protezione Civile fa riferimento e che da questa riceva cospicui fondi, proprio in relazione alle attività di sorveglianza sia vulcanica che sismica del territorio, finalizzata appunto alla salvaguardia e alla sicurezza dei cittadini... Si tratta, in verità, di un palese conflitto di interesse, mai sanato, laddove la Protezione Civile finanzia di fatto un Organo di sorveglianza (e anche di ricerca) che dovrebbe essere super partes e che, come tale, non dovrebbe assolutamente potere svolgere attività di consulenza finalizzate ad attività industriali che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini» –:

se nel rapporto tra l'INGV e il Dipartimento della protezione civile che finanzia di fatto un proprio organo tecnico di riferimento, adibito alla sorveglianza e alla ricerca sismica e vulcanica, che in teoria dovrebbe essere super partes e che, come tale, non dovrebbe assolutamente potere svolgere attività di consulenza finalizzate ad attività industriali che potenzialmente possono mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, come nella fattispecie delle trivellazioni petrolifere in ambito urbano, non si individuino quelli che l'interrogante giudica elementi di un palese conflitto di interesse che va rimosso alla radice rivedendo l'ambito normativo di riferimento e la disciplina dei rapporti negoziali dell'INGV in particolare con gli operatori economici privati. (4-10519)

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