Il 13 novembre scorso, il nostro giornale ha dato notizia in tempo reale che Teresa Bellanova, ministra delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), dopo quattro mesi dalla scadenza del termine per la presentazione delle candidature a presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), ente pubblico vigilato dallo stesso Mipaaf, aveva proposto al Governo, dopo averlo scelto tra una platea di 32 aspiranti, il nome del professor Carlo Gaudio, già sub-commissario dello stesso ente, ritenuto il più idoneo a rivestire il prestigioso incarico.
La proposta, accolta dal Governo e “girata” alle competenti commissioni parlamentari di Camera (XIII) e Senato (IX), che nei prossimi giorni dovranno esprimere il loro parere obbligatorio ma non vincolante, ha provocato la reazione sia dell’Associazione italiana società scientifiche agrarie (Aissa) che del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (Conaf).
Entrambi gli organismi hanno manifestato e motivato alla ministra Bellanova, con due missive, il proprio dissenso in ordine alla scelta operata.
La lettera dell’Aissa esprime «il forte senso di preoccupazione della comunità scientifica nazionale che essa rappresenta (più di 4000 professori e ricercatori attivi nel settore agricolo, alimentare e forestale) per la recente proposta di nomina […] del cardiologo prof. Carlo Gaudio» e aggiunge che «il Crea è un’istituzione di straordinaria importanza per il progresso dell’agricoltura nazionale», per cui ritiene che debba essere guidato «da persone non solo capaci dal punto di vista manageriale, ma anche competenti sulle tematiche» dello stesso Crea, «con esperienza e una visione di insieme sull’intero sistema agricolo, alimentare e forestale».
«Suscita, pertanto, in noi forte perplessità e un senso di delusione – conclude la nota dell’Aissa – la proposta di nomina di un professore di scienze mediche applicate che […] ha un profilo scientifico chiaramente assai lontano dalle tematiche di cui il Crea si dovrà occupare per far fronte alle sfide importanti che lo attendono».
Sulla stessa lunghezza d’onda appare il contenuto della lettera del Conaf, inviata alla ministra Bellanova, che esprime preoccupazione e perplessità per la proposta di nomina a nuovo presidente del Crea del professor Carlo Gaudio «che, sebbene abbia ricoperto l’incarico di subcommissario dello stesso ente, ha un profilo scientifico palesemente lontano sia dagli ambiti di ricerca generali […] che dagli ambiti di ricerca specifici […]» dell’ente.
«Pur non esprimendo giudizi sulla persona e consapevoli dell’importanza delle scienze mediche – conclude la nota del Conaf – ci saremmo aspettati, conseguentemente all’avviso pubblico a cui hanno risposto molti professionisti qualificati nelle scienze agrarie, la scelta di un profilo attinente, coerente e dotato di adeguata preparazione sulle specifiche tematiche, essenziale per l’individuazione dei fabbisogni di ricerca e per la visione delle prospettive di un settore in piena transizione verso lo sviluppo sostenibile».
Vedremo se le perplessità manifestate dall’Aissa e dal Conaf riusciranno a fare breccia all’interno delle due commissioni parlamentari, al punto da determinare un possibile voto negativo sulla proposta avanzata dalla ministra Bellanova, oppure se saranno disattese con l’espressione di un voto positivo.
Rocco Tritto
AGGIORNAMENTO DEL 3 DICEMBRE 2020
Nel corso della seduta di ieri, 2 dicembre, la Commissione IX - Agricotura e produzione agroalimentare del Senato ha espresso parere favorevole sulla nomina del professor Carlo Gaudio alla presidenza del Crea, con 17 voti favorevoli, 4 voti di astensione e 2 schede bianche.