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- di Maurizio Sgroi
Il 4 ottobre scorso, l’Istat ci ha regalato un momento di gioia al solito orario, più o meno alle dieci del mattino, quando ha pubblicato la sua stima flash sui prezzi delle abitazioni.
Il 4 ottobre scorso, l’Istat ci ha regalato un momento di gioia al solito orario, più o meno alle dieci del mattino, quando ha pubblicato la sua stima flash sui prezzi delle abitazioni.
Utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI), la tecnica che ha rivoluzionato le ricerche in neuroscienze dell’uomo negli ultimi 25 anni, un team italiano di neuroscienziati ha scoperto una nuova area visiva nel cervello umano.
Di recente, è stato pubblicato, sulla rivista scientifica Nature Chemical Biology, un articolo, dal titolo Targeted inhibition of oncogenic miR-21 maturation with designed RNA-binding proteins, di un gruppo di ricercatori che, per primo, ha creato una proteina ingegnerizzata (della famiglia Rbfox), in grado di legarsi a un particolare tipo di acido nucleico (miR-21, elemento associato allo sviluppo di cellule tumorali) che, una volta dentro la cellula tumorale, riesce a inibirne lo sviluppo.
In attesa che il Governo, con la prossima legge di Stabilità, si decida, infine e finalmente, ad abbandonare ogni inerzia e a dare una risposta definitiva sull’annosa e vergognosa questione degli scatti stipendiali negati ai docenti universitari, ponendo così fine allo sciopero degli esami da essi messo in atto e tuttora in corso, dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali è arrivato un chiarimento importante sia per le organizzazioni rappresentative dei docenti che per la Crui.
E’ solo questione di giorni, se non addirittura di ore, e finalmente il governo dovrà gettare la maschera per quanto attiene al recupero giuridico e, in parte, anche economico, degli scatti stipendiali dei docenti e ricercatori universitari, bloccati per cinque anni, dal 2011 al 2015.
Lo sciagurato blocco dei contratti del pubblico impiego, nonostante la sentenza della Consulta n. 178, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 2015, ne abbia dichiarato l’incostituzionalità, continua di fatto a protrarsi ormai da 8 anni e, allo stato, non sembra vedere spiragli di luce, dal momento che il confronto avviato da qualche mese tra Aran e sindacati sembra precipitato nelle sabbie mobili.
Nel 5° Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia troviamo interessanti notizie anche in materia di agricoltura biologica (e relative frodi). La normativa principale in materia è quella contenuta nel Regolamento della Comunità europea n.834/2007, anche se la prima disciplina risale agli anni novanta (Regg. CE n.2092/91; n.2078/92; n.1084/99). Dal 2010, esiste un marchio UE, che indica che il prodotto contiene almeno il 95% di ingredienti biologici. Inoltre, i prodotti biologici devono indicare i paesi di origine delle materie prime. Sull’etichetta è, perciò, presente il logo, il numero di codice dell’autorità o dell’organismo di controllo e l’origine delle materie prime.
Il 3 aprile scorso, abbiamo pubblicato un articolo dal titolo Il governo rilancia la ricerca di base nelle università. Con 3mila euro, con il quale davamo notizia che, nella legge 11 dicembre 2016, n.232, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019", e segnatamente nei commi dal 295 al 302 dell’art. 1, era presente uno stanziamento di 45 milioni, “per incentivare le attività base di ricerca", destinato a circa 15mila tra ricercatori e professori di seconda fascia (esclusi, chissà perché, quelli di prima) delle università, in servizio a tempo pieno, con contratto sia a tempo determinato che indeterminato.
Nel fantasmagorico mondo della ricerca economica non mancano mai le curiosità come quella illustrata in un post pubblicato di recente dalla Fed di St. Louis.
Quest’ultima, da qualche tempo, è impegnata nel difficile compito di provare a portare un po’ di luce nella contabilità cinese, in particolare quella sul prodotto interno lordo, che diverse evidenze rendono quantomeno sospetta, relativamente alla sua accuratezza. La statistica, come ogni altra cosa, non è una semplice articolazione di procedure codificate. E’ una prassi che deve fare i conti con la realtà di chi la utilizza, che è sostanzialmente diversa sia che si faccia riferimento a un’economia pianificata, sia a una di mercato. Lo stesso funzionario può vedere dati diversi, a seconda delle lenti di osservazione che indossa per le sue rilevazioni.
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