Solo pochi ricorderanno l’epoca, ormai remota, in cui il mondo pativa la scarsità di dollari. All’epoca – si era nel decennio successivo al secondo dopoguerra – la valuta americana era preziosa perché, oltre ad essere scarsa, era l’unica che potesse servire per gli scambi internazionali, oltre ad essere (come la sterlina) un asset di riserva. Senza dollari non potevano esserci scambi, e quindi niente ricostruzione. Sicché, la paura che i dollari non fossero sufficienti si radicò a lungo nell’immaginario economico internazionale. Almeno fino a quando il mondo non sperimentò il contrario. Che poi è quello che succede da un quarantennio a questa parte.