Per gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici, da otto anni senza rinnovo contrattuale (che, però, quando ci sarà, avrà decorrenza 2016), l’attesa del nuovo ccnl - che potrà prevedere aumenti mensili a regime non superiori a 85 euro lordi - è destinata ancora a prolungarsi.
Come più volte scritto dal Foglietto, il rinnovo non potrà che esserci nel 2018, atteso che al momento manca all’appello più di un miliardo di euro, per assicurare la copertura finanziaria dei predetti 85 euro, promessi ai sindacati confederali alla vigilia del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
Nel frattempo, in attesa che intervenga la prossima legge di stabilità, in calendario per dicembre prossimo, da Palazzo Chigi rassicurano gli stessi sindacati, dicendo che il governo sta lavorando per loro, nel senso che da mesi cerca di varare, tra una bocciatura e l’altra, il nuovo Testo unico del pubblico impiego e la direttiva all’Aran con le istruzioni per l’avvio delle trattative.