Redazione
La crisi è finita? Non ora, non qui. Questa, in sintesi, la conclusione del rapporto "Famiglie alla prova. Rischi, risorse, aspettative in tempo di crisi", presentato dal presidente delle Acli Andrea Oliviero nel corso di un convegno della Caritas.
Il progetto di ricerca, nato dalla preoccupazione che nel 2009 la crisi economica abbia messo a dura prova il già fragile equilibrio delle famiglie, è stato realizzato attraverso un'indagine condotta dall'Iref su un campione di 4.500 famiglie rappresentative della popolazione italiana.
Secondo i dati raccolti, il 56,7% dei nuclei intervistati afferma che, dal punto di vista economico, il 2009 è stato un anno più difficile del precedente e solo il 2,2% delle famiglie contattate ritiene di aver migliorato la propria condizione economica. Giudizi più problematici sono espressi al Nord Est, al Sud e dalle famiglie con figli o monogenitoriali.
Le famiglie economicamente solide (circa una su quattro) non sembrano aver subìto la crisi, mentre quelle costrette a pagare un mutuo o un affitto, si ritengono maggiormente condizionate dalla congiuntura.
Per limitare i danni della crisi, le famiglie intaccano il risparmio e solo il 10% di esse continua a disporre di più di 500 euro al mese dopo aver fatto fronte alle spese necessarie.
Dal lato della contrazione dei consumi il rapporto evidenzia una maggiore vulnerabilità delle famiglie che vivono nel meridione; per i monoreddito; per i pensionati e per coloro che risiedono nella periferia di un'area metropolitana.