di Biancamaria Gentili e Paolo Vita
Mai come in questi ultimi anni i pubblici dipendenti sono stati il bersaglio di una intensa e violenta campagna di discredito, talora orchestrata da chi non fa lavori propriamente usuranti né appartiene a categorie note per sfornare "eroi del lavoro".
Quando forse si è capito che si stava esagerando, si è pensato di correre ai ripari, annunciando, nel generale stupore, la sensazionale scoperta che ci sono anche, pur difficili da scovare, impiegati che lavorano.
In questa nuova tendenza "revisionista", si colloca il volume, sponsorizzato dalla sartoria Antonio Panico di Napoli, scritto da Vito Tenore, magistrato della Corte dei conti, dal titolo tanto inequivocabile quanto rassicurante Non siamo fannulloni. 100 Ritratti di pubblici dipendenti che onorano l'amministrazione - Dike giuridica Ed. - 2010, presentato a Roma l'8 aprile scorso in pompa che più magna non si poteva.
C'era addirittura il Sottosegretario Gianni Letta e suo è stato l'intervento più brillante, incentrato sulle figure, rese famose da Brunetta e Ichino, prefatori del volume, dei fannulloni e dei nullafacenti (chissà, un giorno si discetterà anche dei nullatenenti), ma con la netta e opportuna sottolineatura dei tanti statali, come si diceva una volta, che lavorano umilmente e lontani da ogni clamore.
Tra questi non ci sembra però di poter includere gli esempi (termine tremendo, dal latino exemplum, che indica propriamente chi si distingue per servire da modello, giungendo in certi casi a essere sinonimo di martire) del libro, in considerazione delle numerose fotografie che ritraggono i protagonisti e della vasta risonanza data all'iniziativa.
Non si è capito, poi, in base a quali criteri sia stata effettuata la selezione dei burocrati esemplari, ma qualche indizio ci arriva dalla srl Cenacolo Giuridico, il cui logo compare nel volume e per conto della quale un buon numero dei non fannulloni tiene corsi di aggiornamento professionale ben remunerati.
La società ha sede a Roma ed è ben grata al ministro Renato Brunetta perché, oltre ad aver fornito lo spunto per il pregevole tomo, ha consentito al Cenacolo Giuridico di organizzare anche un seminario dal titolo "Incidenza della legge Brunetta 4 marzo 2009 N.15 e decreto attuativo sul procedimento disciplinare nelle pubbliche amministrazioni" da 15 ore, al prezzo di 750 euro a persona e guarda caso tra i docenti, oltre a Vito Tenore, compare il non fannullone giudice di Tar Luigi Viola.
Ma la storia dei corsi di formazione tenuti da codesti eroi del lavoro, le loro remunerazioni e le loro conoscenze meritano di essere approfondite. (1 - continua)