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- di Franco Mostacci
Nel secondo trimestre del 2024 il Pil nominale italiano è diminuito di 0,4% rispetto al trimestre precedente, mentre quello reale è cresciuto di 0,2%. Si tratta di un evento che capita alquanto raramente, con un solo precedente dal 1995, avvenuto nel primo trimestre 2006.

Per farsi un’idea più chiara di dove stiamo andando si può provare a sfogliare un interessante policy paper di Ocse (“
Di recente è stato
Il problema non è l’intelligenza artificiale, che ormai galoppa senza freni, ma la disintelligenza naturale, ossia la nostra attitudine a lasciar fare alla macchina quello che potremmo fare con poco sforzo e molto piacere, perché prevale il pensiero che lo sforzo non vale comunque il piacere.
Come nel gioco dell’oca, si ritorna sempre al punto di partenza, che nel caso dell’economia internazionale è il mattone. Grande fonte di ricchezza e insieme di squilibri. Grande protagonista del credito facile di ieri, e quindi delle crisi che ne sono seguite, e protagonista in sordina anche oggi della crisi inflazionistica che proprio il peso del mattone rischia di rendere più persistente, per la semplice ragione che le persone devono avere un tetto sulla testa e questo tetto costa sempre più caro.
