Comunicato Usi-Istat
La lunga e solitaria battaglia stragiudiziale che da quasi un anno l’Usi sta conducendo per fare chiarezza sull’ammontare dei fondi per il salario accessorio e per le attività assistenziali ha prodotto un primo risultato.
Nella bozza di accordo per le attività assistenziali 2011, fatto pervenire dall’amministrazione con 11 mesi di ritardo, in vista della riunione del 15 dicembre prossimo, finalmente è stata contabilizzata la quota parte delle spese relative al personale assunto a tempo determinato, che – salvo verifiche – ammonta a circa 1 milione 370 mila euro per il 2010 e a circa 8 milioni per il 2011, con la conseguenza che il medesimo fondo verrà incrementato di circa 14 mila euro per il 2010 e di 80 per il 2011.
Ma, a avviso dell’Usi, la contabilizzazione delle spese relative al personale a termine deve avere riflessi anche sul fondo per il salario accessorio 2010 e 2011, che deve essere incrementato.
Da chiarire anche la contabilizzazione delle spese per il personale "dirigente" che l'amministrazione ritiene di escludere ai fini della determinazione dell'ammontare del fondo. e, conseguentemente, dai benefici assistenziali.
L’obiettivo immediato, comunque, è quello di concretizzare un accordo che permetta di superare l’impasse creato dagli inaccettabili ritardi dell’amministrazione.
Ma tra i punti all’o.d.g. previsti per giovedì prossimo vi è anche una importante novità. L’amministrazione, dopo l’ennesimo sollecito dell’Usi, si è decisa ad affrontare un argomento fino a oggi tabù: l’applicazione dell’art. 5 del ccnl 2002-2005, che come noto prevede la possibilità di trasformare i contratti a termine in contratti a tempo indeterminato.
La norma contrattuale, fino a oggi immotivatamente disattesa, se applicata in maniera trasparente, può rappresentare un importante strumento per concorrere alla riduzione dell’annosa piaga del precariato.