Commette il reato di falso ideologico il pubblico ufficiale che “tarocca” il bilancio consuntivo o di previsione di un ente pubblico dando per accertate entrate che in realtà non lo sono, così alterando le risultanze di un documento contabile che concorre alla formazione del bilancio dello Stato.
E’ quanto emerge dalla sentenza della Corte di Cassazione – Sezione penale - n. 33483/2018, pubblicata il 19 luglio scorso.
Il bilancio consuntivo - sottolinea la Suprema Corte - adottato nei primi mesi dell'esercizio seguente, con forme analoghe a quelle del bilancio di previsione, è sottoposto anch'esso al controllo del collegio dei revisori. Tale documento amministrativo, attestante i risultati della gestione finanziaria, economica e patrimoniale, comprende: il conto del bilancio, il quale dimostra i risultati finali della gestione rispetto alle autorizzazioni contenute nel bilancio di previsione; il conto economico, nel quale sono rilevati i componenti positivi e negativi della gestione di competenza economica dell'esercizio considerato; infine, lo stato patrimoniale, che illustra i risultati della gestione patrimoniale e la consistenza del patrimonio dell'ente al termine dell'esercizio.
Il bilancio consuntivo - prosegue la Cassazione - consiste, quindi, nella rappresentazione contabile delle attività svolte dagli amministratori nell'anno di riferimento, dovendo permettere la verifica del raggiungimento degli obiettivi e dei programmi, tradotti in cifre, del bilancio di previsione, nel rispetto degli equilibri economici e finanziari.
Esso trova il suo necessario presupposto nel bilancio di previsione, in seguito al quale esprime una funzione certificatrice delle attività e passività effettivamente sostenute dalla gestione dell'ente.
Proprio in virtù di tale certificazione, anche il rendiconto risulta munito di particolare fede pubblica, legata alla correttezza ed alla veridicità delle registrazioni in esso contenute.
Il rendiconto, infatti, che è la rilevazione contabile e la dimostrazione del risultato di una gestione, acquista rilevanza giuridica indipendentemente dagli altri documenti che possono accompagnarlo, relativamente ai fatti in esso esposti, che riguardano, quando sono compilati per uno scopo di diritto pubblico inerente all'esercizio di una pubblica funzione o di un pubblico servizio, l'attività e la regolarità delle operazioni amministrative svolte dal pubblico ufficiale che lo redige.