Giornale on-line fondato nel 2004

Lunedì, 29 Apr 2024

Con ordinanza n. 2375/24, depositata il 24 gennaio 2024, la Cassazione - Sezione Lavoro - ha accolto il ricorso proposto avverso la sentenza n. 1743/19 della Corte di appello di Torino che, in accoglimento del gravame esperito dal Ministero della Salute, aveva annullato la decisione del Tribunale del capoluogo Piemontese, favorevole al ricorrente, dichiarando prescritto il dritto al risarcimento del danno subìto in conseguenza della somministrazione, durante la vita prenatale, del farmaco “Talidomide”.

Tale risarcimento era stato quantificato dal suddetto Tribunale - che aveva preliminarmente respinto la richiesta di prescrizione avanzata dal Ministero convenuto - in circa 320mila euro, a motivo che il succitato farmaco, avente effetti teratogeni, assunto durante la gravidanza dalla madre del nascituro, era stato ritenuto, a seguito di Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU), responsabile della focomelìa riscontrata al momento della nascita al bambino.

Di diverso avviso la Corte d’appello, che riteneva di condividere l’eccezione di prescrizione, riproposta dal Ministero anche nel secondo grado di giudizio, sul presupposto che fosse “inverosimile o estremamente improbabile che nessun pediatra o medico di base” avesse rappresentato ai familiari - o negli anni successivi “al medesimo paziente divenuto maggiorenne” - “la possibile causa della sua peculiare infermità”.

Per la Corte territoriale, pertanto, il dies a quo del termine prescrizionale andava fatto decorrere non dal giorno della presentazione della domanda amministrativa volta ad ottenere il risarcimento, siccome ritenuto dal Tribunale, ma dal giorno del compimento della maggiore età da parte del bambino nato con la succitata malformazione causata dal "Talidomide", farmaco successivamente ritirato dal commercio, a seguito di più Decreti ministeriali, il 16 luglio 1962.

Per la Cassazione, invece, le motivazioni della Corte d’appello rappresentavano “mere ipotesi congetturali, sfornite di qualsiasi base fattuale”, inidonee “a contraddire un fatto storico obiettivo (la presentazione della domanda amministrativa)” di richiesta del risarcimento, la cui confutazione “si deve fondare su fatti certi” e non “su mere congetture” o “su fatti incerti”.

In conclusione, ricorso accolto, con rinvio alla Corte d’appello che, in diversa composizione, dovrà riesaminare il ricorso, alla luce del seguente principio di diritto emesso dai Giudici della Suprema Corte: “il termine di prescrizione del credito risarcitorio relativo ai danni, subiti nella fase di vita prenatale a causa dell’assunzione di farmaci ad effetti teratogeni da parte della gestante, decorre, di regola, dalla presentazione della domanda amministrativa di erogazione dell’indennizzo di cui all’art. 1 della legge 29 ottobre 2005, n.229, salvo prova, di cui è onerato il convenuto, da fornirsi anche in via presuntiva, che la consapevolezza, in capo al danneggiato, del nesso causale tra l’assunzione del farmaco e la propria condizione di disabilità e/o menomazione, non sia maturata in epoca anteriore”.

Rocco Tritto
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

“Assalto a San Lorenzo”, una strage nascosta dai fascisti arrivati al potere

Assalto a San Lorenzo - La prima strage del fascismo al potere, di Gabriele Polo, con prefazione di...
empty alt

26 aprile 1986: il disastro nucleare di Chernobyl

In Ucraina, la mattina del 26 aprile 1986 si verificava il più grande disastro industriale della...
empty alt

Ex base Nato di Monte Giogo, presto in concessione al Parco nazionale dell’Appennino

La Direzione toscana del Demanio ha ufficialmente comunicato al Parco nazionale dell’Appennino...
empty alt

Venosa, splendido territorio ricco di tracce del passato, ceramiche e pregiati vini

In groppa alla docile mula “Bellina”, sulla “vardedda” zio Pasqualino, due “panari” di uova della...
empty alt

Licenziamento illegittimo se il dipendente comunica solo all’Inps il nuovo domicilio

Con ordinanza n. 838/2024, pubblicata in data 28 marzo scorso, la Corte di cassazione - sezione...
empty alt

“Confidenza”, il film della settimana proposto dal Foglietto

Confidenza, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone (Edito da Einaudi), regia di Daniele...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top