Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 20 Apr 2024

Nuovo stop dallo scorso sette novembre delle attività di diagnostica per immagini di Risonanza Magnetica Nucleare erogate dall’Istituto di Scienze Neurologiche (Isn) del Consiglio Nazionale delle Ricerca (Cnr) di Mangone - Cosenza.

Controlli di qualità e verifica delle condizioni di sicurezza avrebbero evidenziato che le apparecchiature associate alla risonanza magnetica espongono a pericolo pazienti e lavoratori.

Sembrano non finire, quindi, le peripezie che negli ultimi cinque anni hanno caratterizzato la vita dell’Istituto di Scienze Neurologiche. Nel 2011, è stato al centro di una fantasiosa ipotesi di smantellamento, proposta dal precedente direttore dell’Istituto, Antonio Gambardella, e condivisa dall’allora direttore di dipartimento di medicina del Cnr, Gianluigi Condorelli.

Nel 2013, l’attuale direttore del dipartimento di scienze biomediche, Tullio Pozzan, a pochi giorni dal suo insediamento, autorizzò una controversa riorganizzazione della struttura che, alla fine, determinò l’abbandono di alcuni gruppi di ricerca. Il tutto, apparentemente, non motivato da reali esigenze scientifiche od organizzative.

Infatti, nel 2010, l’Isn aveva incassato, da parte della commissione internazionale composta da 150 esperti incaricati di valutare l’intero Cnr, l’ottimo punteggio di 83/100, posizionandosi così al secondo posto tra gli Istituti delle neuroscienze. Una vera eccellenza italiana, un’avanguardia anche in Europa, per la metodologia innovativa ed efficiente di condurre le proprie attività di ricerca. Un modello organizzativo che consentiva, contestualmente alle attività di ricerca, di erogare servizi di diagnostica specialistica ai tanti pazienti affetti da malattie neurologiche quali sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer, nonché malattie cerebrovascolari e neuropatie periferiche su base genetica.

Oltre 8000 le prestazioni diagnostiche altamente specialistiche che ogni anno l’Isn era in grado di offrire ad una comunità, quella calabrese, dove le strutture sanitarie ancora non brillano per l’efficienza dei servizi. Sono molte le famiglie che, in questo modo, hanno per anni evitato i deprecabili viaggi della speranza alla ricerca di un servizio sanitario non presente nella propria Regione.

In tanti ora si chiedono come sia possibile, in tale contesto socio-economico, assistere passivamente alla sospensione di attività tanto utili alla popolazione e, per di più, non per cause esterne, ma per inadeguatezze impiantistiche? Quale sarà l’impatto determinato da tale sospensione? Quanto costerà alla collettività?

La strumentazione, essendo stata dichiarata pericolosa, deve restare chiusa, con la conseguente impossibilità di sottoporre i pazienti ad ogni esame di diagnostica per immagini, anche a soli fini di ricerca.

L’eventuale perdurare delle condizioni di insicurezza dell’impianto, inoltre, potrebbe mettere in serio dubbio la validità dell’autorizzazione concessa dalla Regione Calabria all’erogazione delle prestazioni sanitarie e, di conseguenza, anche l’accreditamento della struttura Isn con il Servizio Sanitario Nazionale, che consente l’erogazione di prestazioni in regime di convenzione con il servizio sanitario regionale.

Se ciò accadesse, e i presupposti sembrano esserci tutti, non appare difficile prevedere una ripresa dei viaggi della speranza e la crescita esponenziale dei relativi costi sociali ed economici, con conseguente impatto sulle casse regionali per il pagamento di prestazioni erogate extra-regione.

La Regione Calabria incolpevolmente, questa volta, si troverebbe a sostenere maggiori e più gravosi costi a causa di un partner non più efficiente.

L’utilizzo intermittente, se non il totale inutilizzo della strumentazione, costata milioni di euro alla collettività, potrebbe minare alle fondamenta il ruolo di sostegno e supporto che la comunità scientifica dell’Isn ha storicamente offerto al territorio.

Perché tutto ciò? A fornire, con la massima urgenza, doverosi chiarimenti dovrebbe essere il management dell’Ente.

Staremo a vedere se lo farà.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

“Università e militarizzazione” ovvero “Il duplice uso della libertà di ricerca”

Università e militarizzazione – Il duplice uso della libertà di ricerca di Michele Lancione – Eris Edizioni...
empty alt

Conti pubblici, tutti i numeri di una emorragia sempre più inarrestabile

Negli ultimi quattro anni, complice anche la sospensione delle regole europee di contenimento...
empty alt

Il futuro del mondo? Sempre più Emergente

Quello che ci aspetta, a dar retta ai pronostici volenterosamente elaborati dai calcolatori del...
empty alt

Festa della Resistenza a Roma, dal 23 al 25 aprile

Dal 23 al 25 aprile, a Roma sarà ancora Festa della Resistenza. Per il secondo anno consecutivo, nella...
empty alt

“Basta favori ai mercanti d’armi!”, una petizione popolare da sottoscrivere

Il 21 febbraio scorso, il Senato della Repubblica ha approvato un disegno di legge per cancellare...
empty alt

Nuovo censimento delle piante in Italia, in più 46 specie autoctone e 185 aliene

Secondo il nuovo censimento delle piante in Italia, che ha aggiornato i dati del 2018, sono 46 in...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top