Giornale on-line fondato nel 2004

Martedì, 21 Mag 2024

(ANSA) - L'AQUILA, 15 GEN - "In quella riunione c'è stata una certa confusione di ruoli, mi dispiace che poi paghi una persona, però effettivamente una qualche carenza dal punto di vista comunicativo c'è stata".

 

Così il presidente dell'Ingv, Stefano Gresta, parlando del processo d'Appello alla Commissione Grandi Rischi, che ha assolto sei dei sette esperti condannati a sei anni di carcere in primo grado per omicidio colposo e lesioni colpose, per aver rassicurato falsamente gli aquilani nella riunione del 31 marzo 2009.

Prendiamo atto che questo è il modo di ragionare del Presidente di un Ente di Stato!

Durante il suo confuso ed inutilmente lungo sproloquio prenatalizio si è abbandonato a insulti e a minacce di varia natura, rivolte a persone non facilmente identificabili.

Solo i destinatari probabilmente avranno capito.

Adesso critica una sentenza di assoluzione con formula piena che discende da un processo d'appello. Sostiene che "in quella riunione una certa confusione di ruoli ... una qualche carenza c'è stata". Si riferisce ovviamente alla riunione della Commissione Grandi Rischi a L'Aquila il 31 marzo 2009.

Adesso però dovrà spiegare chi ha confuso i ruoli, chi si è confuso nel suo ruolo e chi è stato carente. Si capisce solo che si "dispiace" per un suo sodale.

Non c'è alcun dubbio che avrebbe preferito che fosse condannato qualcun altro! Purtroppo per lui non gli è andata bene: "qualcun altro" è stato assolto e risponde colpo su colpo.

Non è difficile immaginare che dichiarerà che non voleva dire così, che intendeva un'altra cosa, che i giornalisti si inventano tutto, fraintendono ... Come ha fatto in occasione della tragedia alle Macalube, in Sicilia.

Infatti, prima dichiarò al Corriere della Sera che la terribile disgrazia era dovuta a scarsi finanziamenti. Poi qualcuno gli fece notare che una simile dichiarazione oltre ad essere disgustosa era priva di fondamento. Allora incolpò il giornalista che lo aveva intervistato (uno dei giornalisti scientifici più stimati e corretti in Italia) di aver frainteso se non addirittura manipolato le sue parole.

Questo metodo di lanciare accuse e poi negare non gli sarà consentito in questo caso.

Uno che è stato fatto Presidente di un importante ente di Stato non si sa come e perché tanto che perfino lo stesso Ministro che l'ha nominato l'ha definito, nel decreto di nomina, "di medio livello", come a volersi giustificare a priori di una nomina che forse non condivideva, dovrebbe evitare di esprimere giudizi su questioni che non è evidentemente in grado di capire.

Comunque da una parte c'è un'assoluzione piena, dall'altra c'è una dichiarazione che implica un chiaro giudizio infamante su persone che quell'assoluzione ha definito del tutto corrette.

Non sarà quindi difficile stabilire chi è nel giusto e chi ne dovrà subire gravi conseguenze.

Nel frattempo chiedo se un personaggio siffatto può continuare a occupare una posizione di responsabilità nell'organizzazione statale italiana. Posizione che, forse inconsapevolmente, usa per insultare, minacciare e infangare coloro che lecitamente non nascondono di non avere alcuna stima scientifica e umana nei suoi confronti.

*Geofisico

empty alt

“Il caso Goldman” di Cédric Kahn, film politico-giudiziario tratto da una storia vera

Il caso Goldman di Cédric Kahn, con Arieh Worthalter (Pierre Goldman), Arturo Harari (Avvocato...
empty alt

Come rallentare l’inflazione? Più offerta e meno domanda

Fra le molte circostanze che influenzano l’andamento dei prezzi, l’andamento dell’offerta e della...
empty alt

Perdere credibilità come scienziata

Per molte scienziate del passato era pericoloso lasciare intendere che l'appartenenza di genere...
empty alt

Alle Europee caccia agli scoraggiati per vincere

Il gradimento elettorale dei partiti viene normalmente misurato in termini percentuali, un numero...
empty alt

Omesso controllo sull’attività dei dipendenti, legittima sanzione al dirigente

Dopo Tribunale e Corte d’appello, anche la Cassazione, con ordinanza n. 8642/2024 del 2 aprile...
empty alt

Garante privacy: il datore di lavoro non può negare al dipendente l’accesso ai propri dati

Il lavoratore ha sempre diritto di accedere ai propri dati conservati dal datore di lavoro, a...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top