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Tra due enti di cui è in corso la fusione (Cra e Inea) c’era sinora in tutto un solo direttore generale pleno iure, Laura Proietti, dei ruoli dell’Inea, dove un anno fa aveva assunto l’incarico con un contratto di durata quadriennale, all’esito di una selezione pubblica.

Molti, forse, ricorderanno, che il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, in data 2 febbraio scorso, dopo un lungo periodo di silenzio, convocò le organizzazioni sindacali, tra le quali l’Usi, con all’odg lo stato delle relazioni sindacali (sic!) e della contrattazione integrativa.
Le 63 pagine della
Dopo l’incorporazione dell’Inea da parte del Cra, che ha rafforzato il secondo e fatto scomparire il primo, è ora la volta di una fusione, quella tra Invalsi e Indire, due minuscoli enti di ricerca, sotto la stretta sorveglianza del Miur, i cui dipendenti complessivamente non superano, al netto del precariato, le 200 unità.
In quella babele, con il suo groviglio di Uffici, indennità e incarichi, che è ormai da tempo l’amministrazione centrale del Cnr, viene segnalata l’ennesima istituzione di un ufficio non dirigenziale, questa volta denominato “Attività Stragiudiziale e contratti di lavoro”, presso la Direzione centrale delle risorse umane affidata al direttore f.f. Alessandro Preti.
